Da questa notte i lavoratori della Maflow di Trezzano (Milano), che produce tubi per il condizionamento delle vetture, in particolare per la Bmw, presidiano dall’interno lo stabilimento e stazionano sul tetto della fabbrica. Ne dà notizia la Fiom di Milano in una nota, spiegando che la mobilitazione è partita “per convincere il ministero a darsi una mossa”.
“Ci sono quattro possibili acquirenti - precisa il sindacato - disposti a rilevare il gruppo Maflow, in amministrazione straordinaria da luglio. La gara d’asta, che avrebbe dovuto tenersi entro gennaio, si sta spostando nel tempo perché alcune procedure burocratiche non sono ancora state espletate”. Eppure, afferma la Fiom, “nell’incontro che si è svolto a dicembre il ministero dello Sviluppo si era impegnato a compiere due atti: a nominare il comitato dei creditori (passaggio essenziale per lo svolgimento della gara) e ad assumere iniziative per garantire all’azienda di Trezzano (oltre 300 dipendenti) le commesse indispensabili per la ripresa dell’attività. Ma dell’incontro, che avrebbe dovuto essere convocato per il 14 o 15 gennaio al Ministero, non c’è traccia”.
Mentre “il ministero tace e i possibili acquirenti attendono”, conclude la nota, “Bmw ha deciso di togliere le commesse allo stabilimento di Trezzano e i lavoratori, in cassa integrazione straordinaria, stanno perdendo la pazienza. In gioco c’è il futuro, la possibilità di rimettere in attività la fabbrica, che non può essere vanificata dal disinteresse delle istituzioni”.
Maflow (Mi): silenzio dal ministero, operai sul tetto
11 gennaio 2010 • 00:00