Firmata la bozza di accordo per la vertenza ex-Serlog: al tavolo di raffreddamento in prefettura azienda e Filcams Cgil trovano una convergenza sui sette lavoratori rimasti a casa. Per il sindacato , riporta il sito il Tirreno.geolocal.it, è “un buon risultato”: revocati lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari in tutte le aziende di riferimento all'interno della raffineria Eni. Il braccio di ferro tra la proprietà e i sindacati, che si trascinava da oltre un mese, sembra essere giunto alla conclusione. I sette lavoratori non riassorbiti da Palumbo (già appaltatrice nel 2013 e subentrata nuovamente presso la raffineria al posto di Serlog) saranno, come in parte richiedevano i sindacati, richiamati dall’azienda in via prioritaria nel caso di un aumento strutturale del carico di lavoro; qualora invece tale aumento fosse solo temporaneo Palumbo potrà invece scegliere se avvalersi di loro o attingere al personale di altre società appartenenti al proprio gruppo. Confermata infine per gli altri 18 lavoratori la clausola di salvaguardia prevista nel contratto multiservizi, cioè la riassunzione a tempo indeterminato (sebbene a condizioni inferiori), per i quali invece la quadra era stata trovata già nelle prime battute.