Il Pentagono sta muovendo due navi da guerra verso le coste libiche. Secondo quanto riporta la stampa Usa, i due cacciatorpedinieri non hanno una missione specifica, ma devono essere pronte a qualsiasi missione ordinata dal presidente. Le unità, armate con missili Tomahawk, sono la USS Laboon e la USS McFaul.

La decisione degli Stati Uniti è presentata da una fonte del governo come “misura precauzionale” e arriva dopo l'attacco al consolato a stelle e strisce di Bengasi in cui sono morti l'ambasciatore Chris Stevens e tre suoi collaboratori. Le iniziative militari prese da Washington, ha detto il portavoce del Pentagono, George Little, senza riferirsi in modo specifico alle navi, sono “non soltanto logiche, date le circostanze”, ma anche “improntate a prudenza”.

Nelle ore precedenti, era stato annunciato anche il dispiegamento in Libia, a Tripoli, di un'unità di 50 marines addestrati per compiti anti terrorismo, dalla loro base di Rota, in Spagna.

Intanto, il presidente americano Barack Obama ha telefonato ai leader di Libia e Egitto per discutere con loro di cooperazione nel campo della sicurezza dopo il sanguinoso attacco di Bengasi contro il consolato americano e le manifestazioni del Cairo contro l'ambasciata. Lo ha annunciato oggi la Casa Bianca.