I dipendenti della provincia di Modena, assieme ai componenti delle RSU provinciali e ai sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, hanno deciso di attivare lo stato di agitazione per contestare la legge di Stabilità 2015.

"Forse non c’è una chiara percezione – si legge in un comunicato della Fp modenese  – che con i tagli imposti alle province dalla legge di Stabilità 2015, sommati a quelli previsti dal Dl 66/2014, metteranno pesantemente a rischio l'erogazione dei servizi e lo svolgimento delle funzioni, oltrechè in discussione l'equilibrio del bilancio dell'ente, con conseguenze dirette sull'occupazione e sugli stipendi. Sarà, quindi, l'insieme della manovra governativa a condurre le province verso un sicuro dissesto finanziario, non certo una cattiva gestione delle risorse. Per la provincia di Modena, nel 2015 ci sarà un’ulteriore taglio di circa 10 milioni, per arrivare al 2017 con oltre 27 milioni di tagli. È stato ribadito che in tal modo si accentueranno le incertezze legate al futuro assetto della cosiddetta area vasta, che sostituirà le province e relative materie delegate".

"A fronte di tale scenario – prosegue il sindacato –, i dipendenti, le Rsu, assieme alle organizzazioni sindacali, si sono interrogati se con i suddetti tagli, oltre a mettere a rischio il loro posto di lavoro per la totale incertezza sul futuro delle province, si metteranno in forse anche le risorse che oggi assicurano la manutenzione ordinaria e straordinaria e il riscaldamento nelle scuole superiori e i servizi di pulizia; le risorse per la messa in sicurezza e la gestione della rete viaria, per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, per i servizi al lavoro, centri per l'impiego e formazione, leva fondamentale per gestire la crisi occupazionale. Rispetto a tutto ciò, esiste una seria preoccupazione su quale sarà il futuro per i dipendenti precari (circa una ventina sul totale di 400 dipendenti) ancora senza un piano di stabilizzazione".

Una battuta è emersa nel corso del dibattito assembleare fra i lavoratori: “Se è vero che tutti quanti sappiamo che l’I-phone non funziona a gettoni, forse al Presidente del Consiglio Renzi sfugge che le strade non si mantengono in sicurezza con la sola forza del pensiero!” "I dipendenti aspettano la convocazione da parte del Prefetto di Modena dei loro rappresentanti sindacali per trasmettere agli organi istituzionali competenti tutte le preoccupazioni e chiedono l’estensione della vertenza in ambito regionale e nazionale", conclude il comunicato sindacale.