“C'è l'urgenza e l'emergenza di 'rassicurare' una generazione. Non solo i mercati.Questo vogliamo dire a Mario Monti nel giorno in cui incontra la rappresentanza istituzionale dei giovani”. Lo afferma in una nota il comitato “Il Nostro Tempo è Adesso | La Vita non Aspetta”, che sabato e domenica si riunirà a Roma per un'assemblea nazionale.

“Se è vero, come dice il Professore, che 'ciò che fa bene ai giovani fa bene al paese', noi abbiamo le idee chiare su quello che ci serve:liberarci della precarietà del lavoro e di vita che affligge le nostre esistenze”.

“Non vogliamo essere utilizzati come argomento in una guerra tra poveri che scambia lavoro e diritti. Non vogliamo essere pretesto per eludere il tema delle rendite e i privilegi di pochi. Né siamo disposti a veder riprodotte le stesse ricette che ci hanno portato dentro questa crisi”.

“Sappiamo che la prima cosa da fare è combattere la precarietà: smascherare i contratti truffa, dando contratto stabile a chi fa un lavoro stabile ed estendendo i diritti fondamentali a tutti. È necessario estendere il welfare ai precari che oggi sono i più vulnerabili eppure ne sono esclusi. Bisogna favorire l'emancipazione dei giovani dalla famiglia con un reddito minimo di inserimento”.

“Bisogna restituire prospettive e fiducia ad una generazione sfruttata, spremuta e sprecata, fatta di cervelli in fuga e di sotto-inquadramenti. Eppure tanto qualificata e competente. Bisogna consentire ai giovani di questo paese di realizzare i propri progetti di vita, affettivi e professionali”.

“Chiediamo a Monti di confrontarsi con le nostre proposte, di cui discuteremo il 19 e 20 novembre a Roma in un'Assemblea Nazionale promossa dal comitato di giovani e precari/e “Il Nostro Tempo è Adesso", che vedrà la partecipazione di centinaia di giovani e di reti di lavoratrici e lavoratori precari/e da tutta l'Italia. Abbiamo un nostro decalogo: dieci cose da fare subito per liberarci della precarietà, per far del bene ai giovani e, per l'appunto, al paese”.