Dopo undici mesi di trattative, si è interrotto il confronto negoziale per il rinnovo del contratto 2016-2018 per gli oltre 20.000 lavoratori delle lavanderie industriali, scaduto il 30 giugno scorso. A renderlo noto, è un comunicato emesso delle segreterie nazionali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che parla apertamente di 'posizioni inaccettabili' di Assosistema Confindustria, l'associazione degli industriali del settore.

Al centro dello scontro, il peggioramento delle norme contrattuali (malattia, part-time, riduzione orario di lavoro per i neoassunti, ecc.), l'inasprimento delle procedure disciplinari, un'offerta economica inaccettabile (pari a 60 euro di media), con l'allungamento del contratto a quattro anni. I sindacati, nel respingere nel merito le proposte della controparte, hanno subito dichiarato "lo stato di agitazione, con il blocco di tutte le flessibilità contrattuali e del lavoro straordinario", avviando al contempo "una diffusa campagna di assemblee informative in tutti i posti di lavoro".