“La memoria di Carlo Giuliani rimane e rimarrà per sempre impressa nelle nostre menti e nei nostri cuori. Quel 20 luglio del 2001, quando Carlo venne ucciso, la Fiom era in piazza insieme a lui, ai tante e alle tante come lui, in nome dei principi di libertà, uguaglianza e giustizia sociale. Per questo, allora, il dramma umano della sua uccisione rappresentò un'offesa a quei principi. Per questo, oggi, l'ipotesi di una manifestazione contro questa memoria e la richiesta di rimuovere la targa che lo ricorda in piazza Alimonda, rappresentano uno sfregio a quella memoria a quei principi. Una nuova violenza contro Carlo, la sua famiglia i suoi amici”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil.