Passa l'accordo tra Lamborghini e Fiom. I lavoratori lo hanno approvato nel referendum di oggi (28 maggio) con 928 sì, 20 no, una scheda bianca e una nulla. Alta la partecipazione al voto, considerando che i dipendenti sono in totale 1.145. Viene così ratificata dai diretti interessati l’intesa raggiunta venerdì scorso tra le tute blu Cgil, la Rsu e la direzione aziendale di Automobili Lamborghini per lo stabilimento di Sant'Agata Bolognese.

“Questo accordo – dicono i segretari regionali e provinciali della Fiom, Bruno Papignani e Alberto Monti – dimostra che i conflitti possono essere risolti non eliminando l’una o l’altra parte, ma privilegiando il bilanciamento tra le giuste esigenze aziendali finalizzare allo sviluppo, alla crescita occupazionale, all’innovazione, alla ricerca e l’esigenze dei lavoratori”. Soddisfazione e’ stata espressa anche dal management della Lamborghini.

Tra i punti dell'accordo, l’impegno delle parti a creare tutte le condizioni affinché il sito di Sant’Agata Bolognese possa essere selezionato per la messa in produzione del Suv Lamborghini, il terzo modello (oltre alle attuali Aventador e Huracàn) che permetterebbe allo stabilimento di dispiegare tutte le proprie potenzialità, darebbe stabilità nel tempo e consentirebbe di richiamare in azienda i lavoratori transitati dal sistema di graduatorie Lamborghini e che andrebbero a costituire, come previsto dall’accordo stesso, un “bacino esclusivo” per tutte le future assunzioni. “Incremento di competitività - fa notare la Fiom bolognese - reso possibile senza l’aumento degli orari e dei turni di lavoro”.