È da tutti ritenuto il documento fondamentale che dettò le linee guida per la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Nel 1941, quando la guerra è nelle mani dell’Asse, tre illuminate menti del panorama intellettuale italiano stendono quello che verrà ricordato come il Manifesto di Ventotene. La gestazione di quest’opera da parte di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, al confino sull’isola di Ventotene appunto, durò all’incirca sei mesi. I due furono ispirati da un libro scritto da Junius (pseudonimo usato da Luigi Einaudi) pubblicato circa vent’anni prima.

I tre intellettuali immaginarono una forza sovranazionale europea, in cui le ricchezze avrebbero dovuto essere redistribuite e il governo si sarebbe deciso sulla base di elezioni a suffragio universale. L’ordinamento di questa forza avrebbe dovuto basarsi su una “terza via” economico-politica, che avrebbe evitato gli errori di capitalismo e comunismo, e che avrebbe permesso all’ordinamento democratico e all’autodeterminazione dei popoli di assumere un valore concreto.

"Per un'Europa libera e unita" il titolo. Parole scritte più di settant'anni fa, tuttavia ancora estremamente attuali. Se ne parlerà venerdì 24 luglio nell'isola pontina, alle ore 10 presso il Centro Polivalente Umberto Elia Terracini, al convegno “Per l’Europa. Ripartiamo dal Manifesto di Ventotene”, organizzato dalla Cgil nazionale insieme quelle di Roma e del Lazio e di Frosinone e Latina. Nel corso dell'iniziativa verrà presentata un'indagine, realizzata dall’Istituto Tecnè, sul grado di fiducia degli italiani nelle istituzioni nazionali ed europee.

Parteciperanno il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, Danilo Barbi, segretario confederale Cgil, Anselmo Briganti, segretario generale della Cgil Frosinone Latina, Carlo Buttaroni, presidente Tecnè, Massimo D’Alema, presidente Fondazione Italianieuropei, Claudio Di Berardino, segretario generale Cgil Roma e Lazio, Francesco Giasi, vicepresidente Fondazione Istituto Gramsci e Luca Visentini, segretario generale aggiunto Ces/Etuc. Concluderà i lavori il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.