Resta alta l’attenzione dei sindacati sulla sicurezza. Sciopero di due ore indetto da Cgil, Cisl e Uil, con presìdi e volantinaggi in tutta la regione Marche, mentre il Veneto scende in piazza per una manifestazione regionale a Padova. Dopo il grave incidente che ha coinvolto un rider, si sono fermanti anche i pony che portano a domicilio merci e cibo a Milano, per il primo sciopero proclamato dalla Filt Cgil. Intanto, un disastro ferroviario a Torino è costato la vita a un macchinista e a un lavoratore che prestava servizio di scorta a un mezzo di trasporto eccezionale. Per questo la Filt ha chiesto che la sicurezza diventi una priorità per il nuovo governo. Sulla salute e sicurezza sul lavoro, tra l’altro, la prossima settimana Cgil, Cisl e Uil faranno il punto sul testo unico con un’iniziativa a Milano, a 10 anni dalla sua approvazione.

Questa, però, è stata anche la settimana del grave attacco fascista subìto dalla Cgil. Nella notte tra il 22 e il 23 maggio, davanti alle sedi del sindacato di molte città italiane sono apparsi striscioni di Forza Nuova con scritte intimidatorie. Prima ancora, erano arrivate le minacce via Facebook alla segretaria della Cgil di La Spezia. Cgil, Cisl e Uil hanno stigmatizzato questa “campagna di aggressione verbale” e riaffermato i loro valori democratici. Per il segretario confederale di corso d’Italia Nino Baseotto, infatti, il problema non riguarda solo le tre sigle confederali, ma lo Stato e la totalità delle istituzioni”.

Sul fronte delle vertenze è invece arrivata una nuova fumata nera per l’Ilva. L’incontro in ristretta tra sindacati e Ancelor Mittal non ha infatti accorciato “distanze importanti sulle garanzie di fine piano industriale”, mentre è partito col piede sbagliato anche il confronto su Tim. Dopo il vertice a Roma per il piano di riorganizzazione della Fedex, poi, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato assemblee in tutti i luoghi di lavoro e due nuovi scioperi per il 31 maggio e il 1° giugno. Si è chiusa invece la vertenza Perugina. È stato firmato un accordo tra Nestlé e sindacati, anche se la Flai Cgil non esulta: “Abbiamo perso 180 posti di lavoro, riuscendo a salvaguardarne in maniera parziale altrettanti. Un impatto pesante. Ora vogliamo risposte sul piano industriale”. Intanto il Mise ha negato la cig ai 400 lavoratori della Honeywell, e anche il futuro di Condotte sembra vacillare. Sono quindi a rischio tutti i 3 mila dipendenti.

D’altro canto, buone notizie arrivano da Piacenza, dove è stato firmato il primo storico accordo con Amazon. Si tratta di un’intesa sperimentale annuale, con verifica dopo quattro mesi, che prevede  maggiore equità nei carichi di lavoro e una nuova organizzazione per i fine settimana. Sono stati rinnovati poi i contratti integrativi per i mille lavoratori della Colussi e per i 700 della Campari. È invece saltato il tavolo sul contratto dell’agricoltura. A 5 mesi dalla scadenza, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno preso atto “dell’impossibilità di proseguire la negoziazione”. Sarà quindi sciopero generale il 15 giugno.

Questa settimana, infine, in occasione del quarantesimo anniversario dell’approvazione della legge 194, una vasta rete di donne, associazioni, sindacati tra cui la Cgil, esponenti della politica, delle istituzioni, della cultura e del mondo accademico, ha scritto una lettera ai parlamentari per difendere il diritto all’aborto contro i reiterati attacchi che quotidianamente subisce. La Cgil ha anche organizzato un’iniziativa a Roma, per ricordare quanto le riforme del 1978 abbiano cambiato in meglio il nostro Paese.
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INCHIESTE, ANALISI E OPINIONI
Legge 194: 40 anni dopo la Cgil continua a non essere neutrale

di Ilaria Romeo
Aferpi a Jindal, ora il piano industriale
di Jacopo Formaioni
Intervista / Nidil, 20 anni di sfide nella terra di mezzo
di Guido Iocca
Il libro / Salvatore Carnevale negli occhi della madre
di Franco Blandi
Accordo Amazon, un modello da esportare
di Gianluca Zilocchi
Inchiesta / Lo sport non per sport
di Stefano Iucci
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