E' morto ieri sera a Roma Leopoldo Elia, Presidente emerito della Corte Costituzionale, aveva 83 anni. Leopoldo Elia è stato l'undicesimo Presidente della Corte Costituzionale, eletto giudice della Consulta nell'aprile 1976, ricevette il primo mandato da presidente il 21 settembre del 1981 e fu riconfermato nel ruolo fino al 7 maggio del 1985. Come presidente della Consulta, Elia è stato relatore di importanti sentenze tra cui alcune in materia di libertà personale e religiosa, di diritto di famiglia, di diritto sindacale, di diritto elettorale.

Accanto ai numerosi incarichi in veste di giurista, Elia ha avuto anche un ruolo nella politica italiana: dopo essere stato stretto collaboratore di Aldo Moro, nel 1986 entrò nella direzione nazionale della Dc e nel 1987 è stato eletto al Senato. Il suo impegno politico è poi proseguito nel Ppi e nella Margherita, con un seggio in Parlamento fino al 2006. Nel governo Ciampi, nel 1993, è stato ministro delle riforme istituzionali. Tra gli altri incarichi ha presieduto la Commissione affari costituzionali di palazzo Madama e ha fatto parte della Bicamerale per le riforme.
 

"La scomparsa di Leopoldo Elia - ha scritto il capo dello Stato nel suo messaggio di cordoglio alla famiglia e a Franco Bile, Presidente della Corte Costituzionale -  suscita profonda commozione in me come in tutti coloro che lo hanno conosciuto da vicino. Uomo di straordinaria probità e mitezza, Elia è stato un maestro del costituzionalismo italiano, per cultura, esperienza vissuta nelle istituzioni, capacità di dialogo e fermezza di convinzioni. Gli sono stato legato dalla più grande stima e amicizia e rivolgo alla sua figura un pensiero riconoscente per il prezioso contributo che ha dato allo sviluppo democratico del Paese e innanzittutto all'affermazione dei principi e dei valori della Costituzione repubblicana".