Si moltiplicano le proteste contro il Jobs Act in concomitanza con il voto di fiducia in Senato e in preparazione della manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma. La Cgil dell'Emilia Romagna ha indetto lo sciopero generale per giovedì 16 ottobre con manifestazione regionale e cortei a Bologna.


A fermarsi saranno i dipendenti di industria, commercio cooperazione, artigianato e agricoltura. Dei dettagli parlerà domani in una conferenza stampa il segretario della Cgil dell'Emilia Romagna, Vincenzo Colla. Intanto oggi i lavoratori sono scesi in piazza in molte città. All'aeroporto di Rimini c'è stato un presidio dalle 10 alle 12, a Reggio Emilia i lavoratori dei trasporti si fermano questa sera alle 21.

A Milano i metalmeccanici della Fiom sono scesi in piazza in contemporanea con il vertice Ue sul lavoro che si tiene nel capoluogo lombardo. Al corteo si sono uniti anche i i 115 licenziati della Nokia. “Siamo pronti ad occupare le fabbriche”, ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, alla partenza del corteo.

La Fiom di Bergamo sta preparando una dura contestazione al premier Renzi per lunedì prossimo, quando il pesidente del Consiglio interverrà all'assemblea generale di Confindustria che si svolgerà alla Persico spa di Nembro. Il presidio si svolgerà dalle 15 alle 17 e sarà accompagnato da una serie di scioperi per permettere ai lavoratori di partecipare ai lavoratori Tenaris Dalmine, Brembo, ABB, Sematic, Itema, Lovato Electric, Eutron, Sint, Brembana&Rolle, Vin Service, Faac.

Tante proteste anche in Umbria, dove Rsu e Rsa hanno firmato ordini del giorno contro il JobsAct: adesioni da Tk-Ast, Perugina, Umbria Mobilità, Novamont, Regione Umbria, Tedesco, Alcantara. Sciopero proclamato dalla Fiom di Firenze: “I lavoratori non sono #merce! #mobilitiamoci”, scrive su twitter la sigla di categoria.


Sempre in Toscana, i lavoratori della Lucchini di Piombino si sono messi in catene, vestiti da schiavi 24 ore, per dire no alla riforma del lavoro. A Pistoia flash mob dei lavoratori del commercio, servizi, comunicazioni e precari, nel centro storico. Questa mattina, dalle ore 11.30 alle 12.30 anche la Cgil di Prato ha organizzato un presidio davanti alla prefettura.