Indetto lo stato di agitazione dei lavoratori di Insiel Mercato (Udine), società ex regionale ora ceduta al gruppo Gpi. A motivare la protesta, proclamata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, il progressivo trasferimento a Trento entro il 2018 delle attività, annunciato dall'azienda a fine luglio. Il provvedimento riguarderà 21 dei 100 lavoratori impegnati a Trieste e Udine. Nel 2017 la società, al momento dell'acquisizione, aveva garantito il mantenimento delle sedi e dei posti di lavoro. I sindacati denunciano “trasferimenti pretestuosi, esclusivamente finalizzati alla riduzione del personale e all'abbassamento degli stipendi attraverso un ricatto occupazionale posto ai dipendenti” e rimarcano che “tra i 21 dipendenti coinvolti ci siano categorie protette, genitori single con figli a carico, fruitori di permessi legge 104, cosa inaccettabile da parte di un'azienda che si pregia di detenere il certificato di Family Audit”.