"Ancora un morto e due feriti per seppellimento. A nome della Fillea Cgil di Roma e del Lazio innanzitutto voglio esprimere la nostra vicinanza alle famiglie degli operai coinvolti e gridare tutta la nostra rabbia per l’accaduto". Così in una nota il segretario degli edili, Mario Guerci, commenta quanto accaduto stamattina (27 maggio) durante i lavori di urbanizzazione in via della Stazione di Valle Aurelia dove tre lavoratori sono stati seppelliti dalla terra a causa di uno smottamento. Dei tre coinvolti, due sono stati estratti vivi, ma per un giovane di 32 anni non c’è stato nulla da fare.

"Rabbia - dichiara Guerci - provocata dall’assoluta sordità delle imprese e delle istituzioni cui abbiamo invocato da mesi la sottoscrizione di protocolli sulla legalità e sulla sicurezza efficaci e rispondenti alle esigenze di un settore che per uscire dalla crisi sta comprimendo diritti e tutele dei lavoratori".

"In attesa che la magistratura ricostruisca i fatti accaduti e individui eventuali responsabilità - conclude la nota - chiediamo alle istituzioni l’apertura immediata di un tavolo, cosi come già richiesto da tempo dalle organizzazioni sindacali delle costruzioni, affinché anche il nostro territorio si doti immediatamente di una legislazione concorrente sugli appalti che garantisca legalità, trasparenza, certezza dei costi e soprattutto sicurezza per chi lavora".