PHOTO
La Regione Toscana ha aperto ufficialmente il tavolo su Ineos Rosignano. L’incontro si è svolto nel pomeriggio di ieri a Firenze e ha visto la partecipazione di istituzioni e organizzazioni sindacali. Al centro del confronto, il futuro di uno dei siti chimici più rilevanti del Paese, specializzato nella produzione di polietilene ad alta densità e cloroderivati, oggi sotto una pressione crescente.
Ineos Rosignano rappresenta un’eccellenza industriale, ma è esposta a dinamiche che mettono in discussione la tenuta dell’intero comparto chimico europeo. I costi energetici elevati e la concorrenza extra-Ue, in particolare di Cina e Stati Uniti, stanno comprimendo margini e prospettive. Una situazione che alimenta l’incertezza tra i lavoratori e rischia di avere ricadute profonde sull’economia del territorio.
La pressione sindacale rompe l’incertezza
L’apertura del tavolo regionale è il risultato diretto della mobilitazione e della pressione esercitata dalla Filctem Cgil di Livorno. Il sindacato ha chiesto con forza un confronto istituzionale per uscire da una fase di stallo che lasciava lavoratori e comunità locale senza risposte. “L’apertura di questo tavolo è un primo passo importante che abbiamo preteso con forza”, afferma Stefano Santini, segretario generale della Filctem Cgil Livorno, rivendicando il ruolo determinante del sindacato nel portare la vertenza all’attenzione politica.
Santini: “Rosignano non è un caso isolato”
Per la Filctem Cgil, però, il confronto regionale non può esaurirsi nella gestione di una singola crisi. “Rosignano non è un caso isolato – sottolinea Santini – questo incontro deve essere propedeutico a un impegno determinato per la chimica italiana”. Il sindacato denuncia da tempo l’assenza di una strategia complessiva e avverte che affrontare le crisi azienda per azienda significa condannare il settore a un lento declino.
La chimica viene indicata come ossatura industriale del Paese, un settore strategico che richiede politiche industriali chiare e interventi strutturali. Al centro delle richieste sindacali ci sono i nodi dell’energia e della competitività, senza i quali nessun sito produttivo può reggere la competizione globale. Da questo confronto, spiega Santini, ci si aspettano passaggi successivi immediati e certezze per i lavoratori Ineos, insieme a una visione capace di rafforzare l’intero polo industriale di Rosignano.
Non solo consultazione, ma soluzioni concrete
La Filctem Cgil Livorno ribadisce che il tavolo regionale non dovrà trasformarsi in una sede di mera consultazione. L’obiettivo è costruire soluzioni strutturali, in un contesto europeo in cui la chimica è schiacciata dall’aumento dei prezzi del gas, dai dazi e dall’aggressività dei mercati internazionali. Il sindacato annuncia che resterà mobilitato affinché agli impegni verbali seguano atti concreti, a tutela dell’occupazione e della competitività del sito. Il messaggio al Governo è netto: difendere la chimica a Rosignano significa difendere il futuro produttivo dell’Italia.






















