L’incontro al Ministero dello Sviluppo era servito a chiarire che i cda di Leonardo e Invitalia avevano proceduto nella giusta direzione per salvare Industria Italiana Autobus. Ma da quel giorno del mese scorso, per sindacati e lavoratori non è arrivata più nessuna notizia.

Intanto per oggi, lunedì 12 novembre, è stata convocata a Flumeri (Av) l’assemblea sindacale presso lo stabilimento. “Decideremo unitamente alle altre segreterie quali iniziative intraprendere. Sicuramente prenderemo delle decisioni”, spiegano dalla Fiom. Anche perché si avvicina la tagliola del 31 dicembre, termine ultimo per gli ammortizzatori sociali che pure il Governo promette di rinnovare.

Quello dei vertici aziendali, in effetti, è un silenzio preoccupante per la Fiom, perché l’assenza dell’attuale proprietà, “che avrebbe riunito tutti i soci il giorno seguente, e la richiesta di 30 giorni per ultimare le valutazioni di FS” sono le ultime informazioni ricevute.

In queste ore si rincorrono le voci più disparate su nuovi e diversi scenari da quelli comunicati dal Ministero. “Non vogliamo inseguire fantasmi, ma le indiscrezioni sono frutto della mancanza di informazioni ufficiali. Pertanto chiediamo chiarezza e comunicazioni formali, i lavoratori non possono essere lasciati all’oscuro”, afferma il sindacato.  

La Fiom, dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom, Bruno Papignani segretario generale Fiom Emilia Romagna e Giuseppe Morsa segretario generale Fiom Avellino “ha una responsabilità nei confronti dei lavoratori di Bologna e di Flumeri (Avellino)”, quindi chiede “di essere coinvolti direttamente e in tempi rapidi. Abbiamo il diritto di sapere per informare i lavoratori su come si è chiusa l’assemblea dei soci”.

Alla luce di questa, il sindacato cuole anche “la conferma della scelta di FS per cancellare ogni incertezza e per avviare il confronto sul piano industriale e occupazionale. Perché mentre i lavoratori italiani son fermi, gli autobus sono prodotti in Turchia e questo deve finire”.