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Sono raddoppiati gli interventi dei vigili del fuoco, passati da 24 mila registrati lo scorso anno agli oltre 45 mila di quest’anno, mentre sono addirittura triplicati quelli aerei, così come i lanci da elicotteri e Canadair per lo spegnimento delle fiamme. A fornire un quadro della situazione ‘emergenza incendi’, e i riflessi sul corpo dei vigili del fuoco, è la Fp Cgil, secondo una ricognizione sugli interventi effettuati, condotta su dati ufficiali, dalla quale emerge “la drammaticità della situazione che si riversa pesantemente sul corpo dei vigili del fuoco”.
Dati che dimostrano, secondo la categoria della Cgil, come sia arrivato il momento di “smetterla con i proclami e dare urgenti risposte per i vigili del fuoco da parte del governo". A distanza di una settimana dalla richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, la Fp Cgil sottolinea ancora una volta "la drammaticità della situazione in cui versa il personale del corpo: pochi e stremati, i vigili del fuoco operativi in queste settimane a causa dell'emergenza incendi”. Un corpo, ribadisce il sindacato, “sotto organico, esausto, reduce tra l'altro dalle operazioni di soccorso alla popolazione del Centro Italia a seguito del terremoto del 24 agosto dello scorso anno e dall'imprevedibile concomitanza di eventi che ha provocato la tragedia di Rigopiano".
Un anno intenso come emerge dai dati raccolti dalla categoria della Cgil e in fase di continuo aggiornamento. “Secondo una nostra ricognizione - spiega il sindacato -, solo nei mesi di giugno e luglio dell'anno in corso si sono registrati più di 45 mila interventi dei vigili del fuoco su tutto il territorio nazionale, a fronte dei 24 mila circa dello stesso periodo dello scorso anno. Allo stesso tempo è triplicato il numero di interventi aerei che sfiora i 2 mila, così come le ore di impiego della flotta aerea. Simbolico il numero dei lanci effettuati da elicotteri e Canadair: circa 21 mila, sempre nel periodo giugno-luglio, rispetto ai 7.300 registrati nello stesso periodo del 2016".
Dopo aver sollecitato il governo, ricorda la Funzione Pubblica Cgil, “nell'ambito delle sue competenze, ad adoperarsi affinché tutti i soggetti concorrenti fossero coinvolti nell'emergenza incendi boschivi, crediamo indispensabile che anche il Piemonte, il Veneto e il Friuli si apprestino a stipulare convenzioni in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi”. In conclusione, a seguito dell'appello fatto dalla stessa amministrazione vigili del fuoco, e a fronte dell'aumento del carico di lavoro e dell’elevato rischio in termini di salute e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, per la Fp Cgil "è evidente che non è più rinviabile da parte del governo un intervento strutturale mirato alle reali esigenze del Corpo. Per questo ribadiamo la necessità di trovare forme alternative alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, qualora quest'ultima non rientri nelle intenzioni del governo, tali da rispondere all'atavica esigenza occupazionale del corpo, risolvibile dando risposte agli idonei del concorso del 2008 per 814 posti, nonché al ripristino di mezzi e attrezzature", conclude la Fp Cgil.