Far emergere le malattie professionali dei dipendenti degli ospedali pubblici. È questo l’obiettivo del progetto “Dignità nel lavoro, diritto alla salute” lanciato da Inca Cgil e Cgil Funzione pubblica di Catania. “Soltanto nel 2014 – spiega il direttore del patronato Vincenzo Cubito – in Italia sono stati presentate 663 mila denunce di infortunio e ben 57 mila di malattie professionali. Il nostro intento è ridurre i rischi nei luoghi di lavoro e tutelare le migliaia di lavoratori che ogni giorno garantiscono servizi”. Partendo proprio dal personale delle strutture ospedaliere pubbliche, che sono più di altri esposti quotidianamente a rischi derivanti proprio dal lavoro che svolgono.

Il progetto fa parte di un ampio Piano di lavoro 2014-2018, che coinvolge l’intero Mezzogiorno, messo a punto da Inca e Fp Cgil. Il primo passo sarà la somministrazione di un “Questionario per l’individuazione di malattie da lavoro” che coinvolgerà in prima battuta i dipendenti dei due principali nosocomi cittadini, l’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione Garibaldi e il Policlinico Vittorio Emanuele, per essere poi ampliata a tutti i presidi ospedalieri della provincia. “Gli infortuni sul lavoro nelle strutture ospedalieri sono spesso il frutto dello stress eccessivo, a sua volta collegato a turni massacranti e a carichi di lavoro impensabili, anche nei pronto soccorso” spiega il segretario generale Fp Cgil Catania Gaetano Agliozzo: “Abbiamo più volte denunciato queste verità con dati e testimonianze, e torneremo ancora una vota sull’argomento non appena avremo a disposizione i risultati delle interviste somministrate attraverso i questionari. Non appena avremo chiara la fotografia del reale, la divulgheremo all’opinione pubblica”.

L’iniziativa “Dignità nel lavoro, diritto alla salute”, che si avvarrà di protocolli d’intesa siglati con le strutture ospedaliere, prevede anche un programma di formazione a più livelli degli operatori. Obiettivo finale del progetto è, come si legge nel documento Inca-Fp Cgil, la “costruzione e il rafforzamento di una rete di delegati sindacali e sportelli polifunzionali di tutela sindacale individuale”. Più in generale, da questo progetto l’Inca si aspetta un aumento sia delle attività di tutele e consulenza sia delle pratiche patrocinate, ma anche una continuità delle iscrizioni dal lavoro alla pensione.