"Il meglio deve ancora venire". "Grazie a voi sono un presidente migliore". "L'economia sta ripartendo". E' stato un discorso di venti minuti (VIDEO), quello di Barack Obama a Chicago, dopo la rielezione a presidente degli Stati Uniti. Un discorso molto diverso da quello di quattro anni fa: dopo la sconfitta di Romney, stavolta Obama ha teso una mano ai repubblicani, invitandoli a lavorare insieme. Ha rivendicato i risultati raggiunti - come la riforma della sanità -, ma non ha negato le difficoltà dell'economia americana e la necessità di restare uniti per ripartire.

Tanti i temi toccati dal presidente: l'economia in ripresa, la forza del popolo americano di reagire dopo i disastri come l'uragano Sandy, le prossime sfide da affrontare, secondo il suo motto "Forward". E' stato un discorso di retorica alta, dove molti commentatori americani hanno rivisto l'ombra di Kennedy, pur senza minimizzare gli ultimi anni di recessione.

"Ci siamo ripresi e abbiamo lottato per ritornare qui e per l'America il meglio deve ancora venire - ha detto Obama -. L'America non è ciò che il paese può fare per noi, ma quello che può essere fatto da noi".

"Se ho guadagnato o meno il vostro voto, vi ho ascoltato e ho imparato da voi. E avete fatto di me un presidente migliore - ha proseguito -. Non vedo l'ora di lavorare con i leader di entrambe le parti per affrontare le sfide che possiamo risolvere solo insieme. Parlerò con il governatore Romney su dove possiamo lavorare insieme per migliorare il paese".

E ancora: "Crediamo in un'America generosa, compassionevole e tollerante, una nazione aperta agli immigrati. Vogliamo dare ai nostri figli un'America sicura. Vi ho ascoltati, ho capito i vostri problemi, tornerò alla Casa Bianca ispirato e determinato che mai".

La riforma della sanità è uno dei maggiori risultati della prima amministrazione Obama. "Ho parlato con un padre di una famiglia in Ohio - ha raccontato il presidente -, mi ha spiegato che la sua famiglia ha speso tutto per curare la figlia di sette anni malata di leucemia. Ma questo è successo prima della mia riforma sanitaria".

Inevitabile il passaggio sull'economia: "Vogliamo che i nostri figli non vivano in un paese oppresso dal debito, l'economia si sta riprendendo. Siamo la nazione più ricca, ma non è il denaro a renderci forti: è il patriottismo. Uniti possiamo superare ogni ostacolo".

Sulla base delle proiezioni - ormai virtualmente identiche ai risultati finali - a Obama sono andati 303 grandi elettori, mentre Mitt Romney 206. A questo conteggio, secondo la Cnn, manca la Florida, dove, con il 97% delle schede scrutinate, i due sono ancora divisi da circa 46.000 voti, con Obama in vantaggio. La Florida assegna 29 grandi elettori: se Obama vincerà, il presidente arriverà a quota 332.

Il congresso americano resta spaccato: la Camera a maggioranza repubblicana, il Senato democratica, lasciando intravedere altri anni difficili e di lotte per l'approvazione di ogni misura a partire dal cosiddetto 'fiscal cliff', ovvero il nodo tasse-spesa, la prima vera sfida del "nuovo" Obama.