La Zucchi, società tessile, con sede a Rescaldina, con un migliaio di dipendenti, il cui azionista di maggioranza è Gianluigi Buffon, "ha accettato la proposta vincolante del fondo francese Astrance, concedendo un periodo di trattative in esclusiva. La proposta prevede tra l'altro che Astrance acquisti il controllo della Gb Holding di Buffon e sottoscriva e liberi un aumento di capitale riservato per 10 milioni. Zucchi ha già ceduto agli spagnoli di Phi la varesina Mascioni": la notizia è rilanciata, e commentata, da Rosalba Cicero, segretario generale della Filctem Cgil Lombardia.
Secondo Cicero il destino dell'azienda "si gioca sul filo del rasoio. Il rischio di fallimento si dipanerà il prossimo 21 ottobre, quando dovrà presentare al tribunale di Busto Arsizio il piano per dare il via libera al 'concordato in bianco'. La Zucchi - prosegue la dirigente sindacale -, dopo aver ottenuto il via libera dal tribunale di Busto A. per un 'pre concordato' il 24 aprile 2015, ha dimostrato (una volta congelati i propri debiti) di poter assicurare continuità produttiva del gruppo, e con l'ingresso di Astrance, l'azienda ha risposto in modo positivo alle richieste delle banche esposte per circa 80 milioni di euro".
A questo punto, sottolinea Cicero, "Intesa-San Paolo, Unicredit e Banca Popolare di Milano non hanno più alibi per non procedere verso una ristrutturazione del proprio debito nei confronti del gruppo per ottenere dal tribunale la possibilità del concordato e della continuità produttiva. Noi non crediamo - ha aggiunto Cicero - che le banche vogliano assumersi oggi la responsabilità del fallimento del gruppo, mettendo sul lastrico 600 lavoratori del gruppo e circa 300 dell'indotto. Per questo invitiamo le banche e la Zucchi a fare in fretta nel raggiungere un'intesa che punti alla continuità produttiva e occupazionale di tutto il gruppo".