Francesca Spinelli (a cura di)
NUOVE LETTERE PERSIANE
Sguardi dall’Italia che cambia
prefazione di Gad Lerner
Illustrazioni di Zerocalcare


Un ragazzo di Hong Kong che studia belle arti a Milano, una giovane ciclista lituana alle prese con l’umorismo toscano, una bambina cilena sbarcata nella Roma degli Anni Ottanta, un uomo camerunense che realizza il sogno di costruirsi una casa in patria: sono alcune delle storie riunite in questa breve raccolta, raccontate con stili diversi e unite dal filo rosso dell’ironia. Quattordici giornalisti di origine straniera firmano questo omaggio collettivo all’autore delle Lettere persiane. Alcuni, i più giovani, sono nati o cresciuti qui, altri sono arrivati già adulti. Come Montesquieu, hanno immaginato dei personaggi, più o meno autobiografici, che raccontano le loro impressioni sull’Italia ad amici o parenti. E ci ricordano l’importanza di aprirsi a nuovi sguardi sul mondo in cui viviamo.


Isabella Peretti (a cura di)
SCHENGENLAND
Immigrazione: politiche e culture in Europa

Il libro analizza le politiche relative all’immigrazione in alcuni Stati europei: Germania, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Italia, nel quadro più generale delle politiche dell’Unione Europea. Ne emerge il prevalere di filosofie mercantili (l’apertura ai migranti si basa solo sul fabbisogno di manodopera e sulla convenienza economica), securitarie e identitarie (con politiche repressive e di allontanamento dei cittadini extraeuropei in nome dell’ordine pubblico e dell’identità europea); ma anche un inedito protagonismo delle soggettività migranti e di movimenti antirazzisti che danno vita a un terreno unitario di lotta e di iniziativa politica in grado di affermare un nuovo progetto di cittadinanza europea.
Maurizio Simoncelli (a cura di)
DOVE I DIRITTI UMANI NON ESISTONO PIÙ
La violazione dei diritti umani nelle guerre contemporanee

Nei conflitti contemporanei la popolazione civile diventa sempre più obiettivo delle violenze dei contendenti. L’indagine condotta dall’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo mette in luce gli aspetti nascosti delle tragedie contemporanee: la sistematica violenza sessuale contro le donne, il rapimento di bambini e il loro uso come soldati, la diffusione di armi leggere con cui si esercitano questi soprusi, nonché i silenzi e le connivenze della comunità internazionale su tali vicende. Dietro i conflitti dimenticati ci sono popoli che soffrono, che muoiono, che fuggono cercando una vita migliore.
Paolo Cacciari (a cura di)
LA SOCIETÀ DEI BENI COMUNI
Una rassegna

Il libro raccoglie le opinioni di autrici e autori italiani che da diverse visuali disciplinari si sono confrontati con il tema dei «commons». Aria, acqua, terra, energia e conoscenza sono risorse speciali, beni primari da cui tutto dipende e la cui fruizione richiede quindi attenzioni particolari. L’applicazione a tali beni della logica del mercato ha sperimentato i più clamorosi fallimenti; ma nella sfera politica (specie in quella italiana) non vi è ancora traccia di ravvedimento: la saga delle privatizzazioni procede, ma cresce anche l’opposizione da parte di numerosi gruppi di cittadinanza attiva, di comitati, di associazioni in nome di una società più consapevole nei riguardi della natura e più responsabile nei confronti di tutta la comunità umana.
Valeria Fedeli
IL FUTURO È DI TUTTI, MA È UNO SOLO
I cambiamenti del mondo vissuti da una sindacalista pragmatica
con la collaborazione di Paolo Guarino

Dieci anni di impegno, riflessione e pratica sindacale alla guida della Filtea, il sindacato tessile della Cgil, e del sindacato tessile europeo sono stati per Valeria Fedeli un punto di osservazione privilegiato sui cambiamenti in atto nel mondo. Globalizzazione, etica, Europa, made in Italy, welfare, donne, giovani, sindacato, innovazione, futuro: intorno a queste parole, e nei dieci capitoli che ad esse si richiamano, si intrecciano pensieri, analisi, racconti, idee, sguardi in avanti di questi dieci anni che legano la lunga storia del sindacato tessile con la Filctem, la nuova categoria che unisce tessili, chimici, lavoratori dell’energia e manifatture.
Riccardo Terzi (a cura di)
BRUNO TRENTIN E IL NOSTRO FUTURO
Le politiche di welfare, la crisi, le nuove sfide sociali

Il pensiero di Bruno Trentin viene oggi riscoperto, da più parti, come un’importante guida per il nostro agire politico e sindacale. Esso ha infatti rappresentato l’ultimo grande tentativo di sistemazione teorica e di innovazione dell’analisi sociale, e costituisce quindi un punto di riferimento. Il volume parte da Trentin, dalle sue idee-forza, e cerca di confrontarsi con le nuove sfide del mondo globalizzato con una pluralità di approcci, uniti da una comune ispirazione di fondo: l’idea che il nostro compito attuale sia quello di portare a compimento il progetto politico della modernità, che ha il suo asse nel principio di eguaglianza e nell’universalità dei diritti. 
FONDAZIONE CLAUDIO SABATTINI
Luca Baldissara, Adolfo Pepe (a cura di)
OPERAI E SINDACATO A BOLOGNA
L’esperienza di Claudio Sabattini (1968-1974)

Il volume ricostruisce un periodo importante nella storia di Bologna e restituisce alla città la rilevanza di un’esperienza sinora oscurata dalla prevalente attenzione per il conflitto di fabbrica nel triangolo industriale. Si rivela un quadro in cui la saldatura delle lotte in fabbrica e nel territorio diviene un modo di elevare la condizione operaia e salariata a metro di misura dei rapporti sociali e politici. Come mai prima di allora e come mai più dopo, in quella fase si pone la questione del nesso lavoro/democrazia non in termini formali, ma entro un dinamico processo di democratizzazione permanente. Ciò che può rappresentare un utile e importante elemento di riflessione per i giorni nostri.
P. Causarano, L. Falossi, P. Giovannini (a cura di)
IL 1969 E DINTORNI
Analisi, riflessioni e giudizi a quarant’anni dall’«Autunno caldo»

Un libro per capire ciò che è ancora vivo e ciò che invece è morto del 1969, che significato esso abbia avuto nella storia e nella società italiana e quale eredità sia ancora oggi avvertibile a distanza di quattro decenni. Se a livello politico e istituzionale le ricadute sono state deboli, assai più rilevanti sono stati però i risultati ottenuti sul piano delle trasformazioni sociali e culturali, che hanno cambiato radicalmente la società italiana e le relazioni fra i cittadini in tema di costumi e di diritti. I contributi qui pubblicati propongono un costante confronto idealtipico fra la situazione del 1969 e quella di oggi, in un gioco di contrappunto tra le due tendenze che hanno caratterizzato i punti estremi di questo intervallo di tempo, cioè la solidarietà emersa come principio forte nel 1969 e l’attuale situazione improntata invece a uno spiccato individualismo.
Marco Gozzelino
KEYNES E LA CULTURA ECONOMICA DELLA CGIL
Un’analisi del Piano del lavoro nella prospettiva della Teoria Generale
Prefazione di Carlo Ghezzi

Il Piano del lavoro fu la risposta della CGIL all’isolamento imposto alla maggiore organizzazione dei lavoratori dal contesto politico italiano e internazionale nei primi durissimi anni della guerra fredda. Con questa proposta il sindacato seppe coniugare l’aspirazione al miglioramento delle condizioni di vita di milioni di disoccupati con una visione innovativa dell’economia grazie alla collaborazione tra i suoi dirigenti, primi fra tutti Giuseppe Di Vittorio e Vittorio Foa, e alcuni tra i più brillanti economisti eterodossi che rinnovarono profondamente il profilo degli studi italiani. Rigettato come impossibile da realizzare, il Piano ebbe comunque il merito di imporre nel dibattito pubblico nuovi temi di politica economica, sostenendo la necessità di un intervento dello Stato attraverso la creazione delle infrastrutture, sociali e materiali, indispensabili per sviluppare un’economia moderna.
Andrea Miccichè
CATANIA, LUGLIO ’60
Presentazione di Angelo Villari
Prefazione di Rosario Mangiameli


Il luglio ’60 rappresentò un momento di grave crisi della democrazia italiana. L’esaurimento del centrismo come formula politica e il difficile approdo al centro-sinistra produssero una situazione di impasse che si risolse solo con l’appoggio missino al governo Tambroni. La decisione di autorizzare il congresso del MSI a Genova e la dura repressione delle manifestazioni antifasciste che si ebbero nel paese portarono a uno stato di guerra civile strisciante con dieci i morti. Questo breve saggio ricostruisce quelle vicende riflettendo sui limiti di un sistema politico bloccato dalle dinamiche della guerra fredda e sui nuovi linguaggi della politica che da Sud a Nord si manifestarono in quelle settimane.
Matteo Sisti
LOTTE SOCIALI IN ERITREA
Dall’occupazione di Massawa alla costituzione della National Confederation of Eritrean Workers
Prefazione di Andrea Amaro ed Elisa Castellano

La lunga esperienza di colonizzazione, il conflitto irrisolto con l’Etiopia, il dissolversi dello Stato somalo nell’anarchia di conflitti per bande, lo scarso rispetto per i diritti dell’uomo e della convivenza democratica: dal periodo dell’occupazione coloniale italiana di Massawa alla costituzione del sindacato unitario eritreo, la National Confederation of Eritrean Workers, questa ricerca ripercorre le lotte sociali e sindacali combattute in Eritrea, un paese oggi alle prese con la dura realtà – economica e politica – del Corno d’Africa. Ne scaturisce un interessante spaccato di storia sociale che ripercorre le iniziative eritree di resistenza e di rivolta intraprese in risposta alle discriminazioni e alle ingiustizie subite durante il colonialismo e negli anni della lotta combattuta contro l’Etiopia per il raggiungimento dell’indipendenza.