Oggi, 27 maggio 2013, le lavoratrici e i lavoratori dell'Husqvarna di Biandronno (Varese) hanno deciso di inviare una lettera aperta a Tony Cairoli, pilota della Ktm e vincitore degli ultimi quattro titoli mondiali di motocross. A scrivere sono i lavoratori di un'azienda, l'Husqvarna, che all'inizio dell'anno è stata ceduta (da Bmw) e rilevata da Ktm soltanto per chiudere, appropriandosi del marchio. "Un'operazione di mera speculazione finanziaria – denunciano Fiom e Fim di Varese –, che ha comportato l'apertura unilaterale di una procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione dell'attività che riguarda ben 212 addetti su 240".

Con questa lettera, i lavoratori si rivolgono a Cairoli, "uomo decisivo, con le sue vittorie, per l'andamento positivo del gruppo Ktm negli ultimi anni (senza Cairoli, Ktm sarebbe diventato il primo costruttore europeo di moto?). Mentre da un lato, Ktm viene portata al trionfo da un pilota italiano, dall'altro sta tentando una spregiudicata operazione di saccheggio industriale proprio a danno del nostro Paese, su cui vengono scaricati tutti i costi della chiusura aziendale (perdita di capacità produttive e professionali, lacerazione sociale, costo degli ammortizzatori sociali)".

I lavoratori pensano che "Cairoli, un pilota e campione italiano che con la sua abilità professionale ha valorizzato il marchio Ktm a livello mondiale, possa comprendere il loro dramma, aiutandoli a difendere il loro lavoro e la loro competenza e qualificazione professionale".