PHOTO
Nella settimana dal 3 al 10 dicembre la IUF - organizzazione sindacale mondiale che raggruppa le Federazioni Sindacali Nazionali del settore alimentare, degli alberghi e dei ristoranti – lancerà la Housekeepers Global Week of Action, la settimana di azione e lotta per migliorare le condizioni di lavoro delle cameriere ai piani e la salute e sicurezza negli alberghi.
#hotelhousekeeperglobal è una campagna che vuole dar voce a lavoratrici troppo spesso invisibili, come invisibili restano i loro diritti, le loro difficoltà, e le conseguenze di una mansione così faticosa. “L’obiettivo della campagna è quello di ridare dignità ad un lavoro considerato svilente”, spiega Massimo Frattini International officer – hrt coordinator IUF-IUTA. “I problemi di salute legati al tipo di lavoro, tra l’altro, possono essere diversi: sollevare materassi, utilizzare prodotti chimici, spingere carrelli. Per non parlare poi dei tanti casi di molestie sessuali”.
Eppure la cameriera ai piani è una persona di fiducia, che deve sapersi relazionare, e svolge un incarico importante e delicato, entrando nelle stanze dei clienti e stando in contatto con una dimensione privata. Dietro alle luci e il lusso delle grandi strutture alberghiere, c’è il lavoro e l’impegno di diverse figure professionali , tra cui le cameriere ai piani.
“In gran parte del mondo”, prosegue Frattini, “è un lavoro povero e precario, spesso esternalizzato. I problemi si riscontrano anche quando le società multinazionali danno in franchising la gestione del marchio, perché in caso di controversie, non si riesce ad attribuire le responsabilità”.
“Fortunatamente ci sono anche situazioni positive, in realtà dove non è permesso l’outsorcing – esternalizzazioni – come in Africa e Argentina, o negli Stati Uniti dove si sono definiti accordi aziendali per l’internalizzazione di tutto il personale”.
La Filcams già da tempo ha cercato di riportare la attenzione sulle condizioni di lavoro delle cameriere ai piani. “In Italia stiamo assistendo da anni al fenomeno dell’esternalizzazione dei servizi alberghieri, che vengono affidati a cooperative. Il rischio è il cambiamento delle condizioni di lavoro: contratti sempre più precari, orari non stabiliti, e la possibilità di assegnare le lavoratrici ed i lavoratori ogni giorno a strutture diverse, ma soprattutto la perdita dell'unicità contrattuale che rende complesso rappresentare e rivendicare tutele uniformi per addetti che operano gomito a gomito nelle medesime strutture”. È quanto racconta Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil da anni impegnata a combattere e arginare queste forme di dequalificazione professionali.
“Inoltre, negli ultimi tempi, stanno arrivando sempre più segnalazioni da parte delle cameriere ai piani, che non hanno più una paga oraria, ma a “camera”, con il rischio di forti conseguenze negative sia sulla qualità del servizio e che sulle condizioni complessive della lavoratrice”.
La campagna di IUF –UITA vuole far conoscere le tante difficoltà delle cameriere ai piani, lavoratrici nascoste; cercare di interagire più attivamente con le imprese con le quali già esistono relazioni sindacali per migliorare le condizioni di lavoro e avviare rapporti con le multinazionali implementando iniziative che siano di denuncia e contrasto, per arrivare alla contrattazione acquisitiva.
Dimostrazioni, picchetti e volantinaggi, ma anche campagne mediatiche e corse podistiche; tante sono le iniziative che verranno promosse in tutto il mondo: Maldive, Hong Kong, Thailandia, Corea, Filippine, Nepal, Argentina, Brasile, Nicaragua, Kenya, Zambia, e diversi paesi europei.
Una mobilitazione che vuole diventare virale, ma soprattutto far conoscere ed accomunare le tanti situazioni del mondo. L’unione fa la forza.