Il 3 dicembre è stato sottoscritto dalla Filcams Cgil e dalle Rsa (rappresentanze sindacali aziendali) l'ipotesi di accordo per la stipula del contratto integrativo aziendale per i dipendenti di Heinemenn Italia, società concessionaria dei duty free dell’Aeroporto Marconi di Bologna. L’ipotesi di accordo è stata successivamente approvata dai lavoratori in assemblea.

Il contratto riguarda oltre 40 lavoratori, impiegati presso i due negozi ubicati al Marconi e rappresenta il primo integrativo per l’Heinemenn, azienda multinazionale che gestisce i negozi presso gli aeroporti in tutta Europa. Il nuovo contratto ha caratteristiche fortemente innovative e cerca di rispondere alle esigenze di conciliazione fra vita e lavoro dei lavoratori.

"In controtendenza rispetto alla generalità del settore commercio - spiegano in una nota Stefano Biosa e Sabina Cionna della Filcams Cgil di Bologna - l’accordo sancisce un’organizzazione del lavoro condivisa, impostata su turni predefiniti con rotazione ciclica, con orario su 5 giorni lavorativi (da contratto collettivo sarebbero sei) e due giornate di riposo consecutive per sei settimane su sette".

"Tale impostazione - proseguono i due sindacalisti - coniugata ad una programmazione dei turni giornalieri mensili, permette ai lavoratori di disporre liberamente dei propri tempi di vita, elemento sempre più raro nel settore del commercio caratterizzato da una flessibilità selvaggia".

"Nonostante i vincoli imposti dagli oneri di servizio presenti presso l’Aeroporto (la programmazione delle aperture dei negozi è, infatti, legata al piano e agli orari dei voli), l’accordo dimostra che con la contrattazione è possibile superare un modello produttivo che sempre più si fonda sulla disponibilità assoluta, ha 24, 365 giorni l’anno dei lavoratori. 

Oltre agli elementi di organizzazione del lavoro, come il limite all’utilizzo improprio di stage e tirocini, il nuovo contratto prevede anche un ampio capito di Welfare: buoni pasto; contributo per l’abbonamento al parcheggio dell’aeroporto (50% del costo), o in alternativa conversione della stessa cifra in denaro per acquistare abbonamenti al Trasporto pubblico locale; premio di produzione sia monetario che convertibile in servizi di welfare che non si sovrappongono a quelli collettivi previsti dalla contrattazione e dagli accordi bilaterali territoriali, ma sopratutto che non vanno in contrapposizione ai servizi erogati dal SSN. L’accordo prevede infine un importante e innovativo approccio al tema della parità fra i sessi.

"L'altissima adesione dei lavoratori dimostra che è possibile fare contrattazione ed essere competitivi senza tagliare diritti e salario", concludono Biosa e Cionna.