Il Cdm ha deciso di non accorpare le festività nazionali "per tre ragioni", si spiega nel comunicato al termine della riunione di oggi a palazzo Chigi. La prima e' che "secondo le stime della Ragioneria generale, la misura non da' sufficienti garanzie di risparmio". Lo riferisce l'Adnkronos.

Inoltre, non esistono "previsioni normative" a livello europeo  "che accorpino le celebrazioni nazionali e le festivita' dei Santi  Patroni". Ed, infine, "perche' l'attuazione della misura nei confronti dei lavoratori privati violerebbe il principio di salvaguardia dell'autonomia contrattuale, con il rischio di aumentare la conflittualita' tra lavoratori e datori di lavoro".