Oggi, lunedì 26 febbraio, i lavoratori di Engie-Siram, coinvolti nel cambio appalto della conduzione e manutenzione delle caldaie delle scuole ed edilizia pubblica gestite dal Comune di Roma scioperano per l'intera giornata - comprese le attività straordinarie e in reperibilità - e si riuniscono in presidio in piazza del Campidoglio, a partire dalle 14.30.

Si tiene sempre a Roma, e sempre oggi, 26 febbraio, dalle 12 alle 15, di fronte alla sede del ministero dei Trasporti e delle infrastrutture (Piazzale di Porta Pia 1), il presidio di protesta pacifica dei lavoratori dell’autotrasporto e del trasporto persone a lunga percorrenza contro le ipotesi avanzate in Commissione europea sul trasporto su strada. A organizzare l’iniziativa, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, per chiedere “un forte impegno per aprire un confronto con le parti sociali e contrastare gli interventi che andrebbero a danno delle condizioni di vita e di lavoro degli autisti di camion e bus di lunga percorrenza”.

Restando in tema di trasporti, continua lo sciopero di tutti i lavoratori diretti ed indiretti che operano in Ceva Logistics. Dopo le ultime 4 ore del turno di lavoro di venerdì scorso, è stop oggi nelle prime 4 ore. A proclamarlo congiuntamente le categorie dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e quelle delle telecomunicazioni, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Ugl Telecomunicazioni nell’azienda specializzata nel trasporto merci e nella logistica a seguito della procedura di licenziamento collettivo per 123 dipendenti e della conferma dei licenziamenti individuali presso i siti produttivi di Roma Santa Palomba e di Bergamo.

Oggi, lunedì 26 febbraio dalle ore 11 alle 12 in Asg Superconductors e Paramed di Genova si svolgerà lo sciopero in solidarietà con i lavoratori Omba di Vicenza che manifesteranno davanti ai cancelli dello stabilimento in difesa di 120 dipendenti di cui si annuncia il licenziamento.

A inizio mese si è riavviato il confronto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori metalmeccanici delle aziende artigiane, scaduto il 31 dicembre 2012. Il confronto è stato interrotto il 15 gennaio 2015, quando Fim, Fiom e Uilm hanno sottoscritto un accordo ponte. Dopo i primi due incontri con le delegazioni complete sono già state altre programmate due riunioni, da tenere a delegazioni ristrette: una domani, 27 febbraio, l'altra il 6 marzo. Verranno affrontati i temi dell'apprendistato, del mercato del lavoro e del salario. Il contratto riguarda circa 400.000 lavoratrici e lavoratori.

Sarà sciopero dei metalmeccanici in tutto il Veneto ancora domani, martedì 27 febbraio per chiedere più sicurezza sul lavoro, più prevenzione e più formazione. A seguire, il 22 marzo, è previsto un attivo regionale dei rappresentanti alla sicurezza e delle Rsu del settore “per sollecitare l’attenzione delle istituzioni locali e degli organi preposti al controllo e alla vigilanza e richiamare alle proprie responsabilità le imprese”. Lo hanno deciso Fim Fiom Uilm del Veneto dopo l’ennesima tragedia sul lavoro di cui è rimasto vittima un operaio alle acciaierie Beltrame di Vicenza.

Sempre il 27 febbraio, a Perugia, presso la sede della Cgil Perugia, alle ore 9.30, è in programma l'iniziativa dal titolo ‘La Cgil e le sue idee su…Pensioni/welfare e contrattazione/appalti’ a cui partecipa il segretario confederale della Cgil Franco Martini.

Ancora domani, 27 febbraio, a Bologna presso la Camera del lavoro metropolitana alle ore 10.00, verrà presentato il Rapporto Ires sulla contrattazione territoriale confederale in Emilia-Romagna (2014-2016) dal titolo ‘Le nuove frontiere della contrattazione territoriale’. Qui parteciperà il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli.

Proseguono intanto gli incontri dei sindacati con la Gfk, società leader mondiale nelle ricerche di mercato, che ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per riorganizzazione. L’azienda, con circa 13.000 dipendenti in tutto il mondo, ha annunciato un piano che prevede tagli alle risorse umane. In Italia sono previsti 34 esuberi, suddivisi tra Milano e Roma. Le poche informazioni fornite e le incertezze per il futuro creano preoccupazione tra lavoratori e sindacati, che hanno proclamato uno sciopero per mercoledì 28 febbraio, con presidio davanti alla sede dell’Unione del Commercio di Milano, in concomitanza con l’incontro pianificato tra multinazionale e sindacati.

Secondo la Flai Cgil Umbria, la vertenza Perugina non è ancora conclusa, perché non c’è al momento nessun accordo e il percorso da compiere è lungo ed incerto. Dal ministero dello Sviluppo economico si passerà al ministero del Lavoro per il ricorso agli ammortizzatori sociali, finalizzato alla tutela immediata dei lavoratori. Restano però ancora da sciogliere i nodi importanti a cominciare dagli esuberi. Per questo, i prossimi appuntamenti, a cominciare da quello di questa settimana il 28 febbraio in Confindustria a Perugia, saranno l’occasione utile per entrar nel merito di tante questioni ancora aperte.

Sempre il 28 febbraio, a Roma, presso la Cgil nazionale (Sala Santi), in corso d’Italia 25, alle ore 9.30. È prevista l'Iniziativa organizzata da Cgil, Agenquadri e Federconsumatori dal titolo ‘Lavoratori – Consumatori Come rappresentare le due dimensioni: il punto di vista delle professioni e del lavoro digitale’, partecipa la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.

Ancora a Roma, e sempre presso la Cgil nazionale, ma il giorno dopo, primo marzo alle ore 10.00 è prevista l'iniziativa della Cgil dal titolo ‘Lineamenti e prospettive del Piano Strategico del Turismo’. Qui partecipa il segretario confederale Vincenzo Colla.

Rabbia e delusione, questi gli stati d’animo dei 500 lavoratori della Embraco di Riva di Chieri (Torino), che la scorsa settimana si sono ritrovati davanti ai cancelli della fabbrica, dopo la rottura delle trattative tra governo e multinazionale. I tempi, inoltre, sono anche molto stretti: il 25 marzo finirà la procedura di mobilità e i lavoratori saranno tutti licenziati. Il no dell'azienda a disdire i licenziamenti ha provocato la veemente reazione del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, volato di corsa a Bruxelles per discutere della vertenza con la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager, che ha assicurato “intransigenza”. I sindacati dei metalmeccanici, però, hanno anche proclamato una manifestazione a Torino per venerdì 2 marzo, cui parteciperanno i segretari generali di Fiom Cgil (Francesca Re David), Fim Cisl (Marco Bentivogli) e Uilm Uil (Rocco Palombella).

Incontro la scorsa settimana a Bologna tra Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la direzione aziendale La Perla. Le organizzazioni sindacali hanno espresso "una forte preoccupazione per i lunghi tempi della cessione d'azienda, per le ripercussioni inevitabili nelle attività di progettazione e produzione aziendali, interne ed esterne, e chiedono alle parti di accelerare e arrivare a una conclusione". L'incontro ci sarà il prossimo 2 marzo.

Sempre il 2 marzo, a Vicenza, presso il Centro parrocchiale S.Pio X, alle ore 9.30, c'è l'iniziativa della Cgil Vicenza e dell'Ires Veneto dal titolo ‘Parliamo di sfide, digitalizzazione e nuova manifattura’. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla.

Sciopero nazionale per l’intera giornata il 3 marzo e stato di agitazione di tutto il personale: è la risposta unitaria che i sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno deciso di dare alle ultime “azioni unilaterali” di Mediamarket, la società che controlla i negozi a marchio Mediaworld. La decisione di arrivare alla mobilitazione scaturisce in particolare dopo l'annuncio da parte dell'azienda della chiusura al 31 marzo 2018 dei punti vendita di Grosseto e Milano Stazione Centrale; della cessazione definitiva del contratto di solidarietà il prossimo 30 aprile con volontà di risolvere definitivamente gli esuberi; del trasferimento della sede amministrativa di Curno (Bergamo) a Verano Brianza (Milano) con 500 lavoratori costretti a spostamenti di 100 chilometri al giorno se vogliono mantenere il posto; e, infine, dell'eliminazione dal 1° maggio 2018 della maggiorazione domenicale del 90% riconoscendo il solo 30% previsto dal ccnl.

Ancora il 3 marzo, a Robbiate, in Via Piave 1, alle 17.30 la Cgil Lecco inaugura la nuova sede Cgil di Merate, insieme al segretario generale Susanna Camusso.