“Un lavoro giusto per una giustizia che funzioni”. È con queste parole d’ordine che Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa manifestano oggi (mercoledì 8 luglio) a Roma, con un presidio nei pressi del ministero della Giustizia (in piazza Cairoli), dalle ore 10 alle ore 12. Le ragioni della protesta, spiegano i sindacati, stanno nel fatto che “dall’annuncio della riforma della giustizia, che stabiliva misure per il personale giudiziario (al punto 12), è trascorso un anno senza che vi sia stato alcun intervento a favore dei lavoratori della giustizia”.

Quegli stessi lavoratori che, proseguono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, “da anni, nonostante le difficoltà e le scarse risorse
, mandano avanti la macchina giudiziaria con spirito di abnegazione, con il contratto nazionale bloccato e vedendosi negare il giusto riconoscimento della propria professionalità”. Il ministro Orlando, aggiungono, ha fatto “promesse che non ha mantenuto, e il varo dell’ultimo decreto sulle misure fallimentari nella giustizia civile dimostra, ancora una volta, la totale indifferenza verso il personale e il riconoscimento della sua professionalità”.

Nonostante vari tavoli di trattativa alla presenza dello stesso ministro, continuano i sindacati, oggi “dobbiamo rilevare con grande disappunto
che dei fondi stanziati nella Legge di stabilità 2015 per la giustizia nulla è stato destinato al personale giudiziario. L'esatto contrario di quanto richiesto nella nostra piattaforma unitaria, che mira a rendere una giustizia efficiente tramite la valorizzazione del personale e la riorganizzazione degli uffici”. Da qui la decisione di promuovere l’iniziativa presso il ministero: “Un presidio per la giustizia e per i cittadini, perché non ci possono essere riforme efficaci senza tenere conto di chi lavora negli uffici giudiziari”.