Stato di agitazione cel comparto gas-acqua di Genova. Lo hanno proclamato Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: "Gli appalti edili nel comparto del gas e dell’acqua rappresentano un settore nevralgico in ordine all’erogazione di servizi per la comunità cittadina – si legge in una nota unitaria –. Oggi sono oltre 200 gli edili professionalizzati dipendenti di imprese genovesi e non che operano nell’ambito della manutenzione della rete idrica e del gas. Tanti altri posti di lavoro potrebbero essere determinati se il Comune di Genova intervenisse tramite investimenti per ammodernare la rete cittadina".

"Tali appalti affidati da Iren e Mediterranea delle acque – continua la nota – vengono assegnati non sempre secondo la condizione economica maggiormente vantaggiosa, ma secondo il massimo ribasso. Alcuni appalti sono addirittura prorogati tramite ribasso del ribasso già avanzato.  Il caso dei giorni scorsi è vergognoso: Iren ad esempio ha emesso un bando per 5 appalti di manutenzione edile; di questi, tre saranno affidati senza alcuna clausola con ribassi prossimi al 50%, mentre altri due lotti non sono ancora stati assegnati per offerte risultate anomale".

Oltre alla messa in discussione di tanti posti di lavoro,  il sindacato denuncia "il dover assistere sul territorio genovese a fenomeni di caporalato, lavoro nero e irregolare, violazioni in materia di orario di lavoro mettendo seriamente in discussione la sicurezza della messa in ripristino delle opere. Le committenze, oggi interessate da un fenomeno di riorganizzazione funzionale degli uffici, affermano di essere sprovviste di alcuna competenza a livello provinciale non presentandosi neppure ai tavoli e non fornendo integralmente la notifica preliminare ovvero l’elenco delle imprese operanti nel settore".