“Genova non si arrende al terrorismo. Giovedì sera saremo in piazza per protestare contro la violenza. Abbiamo espresso subito la naturale solidarietà a Adinolfi, la confermiamo in ogni occasione”. A dirlo è il segretario generale della Camera del lavoro di Genova, Ivano Bosco, aprendo la seconda giornata dell’assemblea nazionale della Fillea Cgil in corso nel capoluogo ligure.

“Pensavamo di avere chiuso quella pagine – afferma Bosco riferendosi all'attentato all'ad di Ansaldo Nucleare –, con quei fantasmi, che invece sono criminali in carne e ossa che hanno riaperto una grossa ferita. In quegli anni non c’era giornata in cui non ci si svegliava temendo qualche attentato. Ma questa è anche la città di Guido Rossa che tutti gli anni ci onoriamo di ricordare. Per questo, giovedì sera la manifestazione partirà dalla piazza dove c’è la statua di Guido Rossa”.

Aggiunge il dirigente sindacale: ”Ora questi terroristi hanno avuto l’ardire di aggiungere nel loro folle comunicato riferimenti al mondo del lavoro. Troveranno un muro, perché il lavoro si difende con gli strumenti della democrazia, quelli che provengono dalla Resistenza. Il lavoro noi vogliamo difenderlo, lo sappiamo meglio di tutti che è in difficoltà. Lo abbiamo detto quando abbiamo gridato che ai giovani veniva tolto il futuro e la dignità, anche dichiarando da soli gli scioperi generali, ma nelle piazze non siamo mai stati soli e abbiamo sempre unito la protesta alla proposta”.

Poi la riflessione si allarga sulle condizioni della città. “Genova – osserva Bosco – è una città in crisi e faticherà di più a uscirne. E’ legata al porto e all’industria, due settori che se rallentano faticano poi a ripartire. Ma anche dall’edilizia può arrivare un contributo. Penso al Terzo Valico, per il quale pare che i lavori possano partire. E’ un’opera fondamentale per il porto, per il collegamento con l’Europa. Poi i sono i lavori della bretella autostradale della Gronda, che dividerebbe il traffico stradale da quello cittadino e altri investimenti”.