Il mondo del lavoro è cambiato e con esso le norme che lo regolano. Negli ultimi anni si è assistito ad una proliferazione di tipologie contrattuali, di situazioni talmente ibride da essere difficilmente inquadrabili negli schemi consueti, il tutto, purtroppo, spesso accompagnato dalla perdita dei diritti. Ma non solo questo è successo: la tecnologia, la scolarizzazione, la globalizzazione stessa hanno cambiato il modo di lavorare migliorandolo sotto molti aspetti, peggiorandolo in altri. La Cgil, in quando primo sindacato, ha il dovere di essere di sostegno a donne e uomini che lavorano e per questo proporrà a tutti i propri iscritti una legge di iniziativa popolare, definita “Carta dei diritti universali del lavoro. Nuovo statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”. Si è parlato di questo oggi (26 gennaio) a Genova, dove si è svolto l'attivo dei delegati sindacali dell'area metropolitana, per discutere della Carta dei diritti in presenza del segretario generale, Susanna Camusso.

"La nuova carta universale dei diritti ha l’ambizione di tenere insieme tutti coloro che lavorano qualsiasi sia il tipo di contratto applicato". Lo spiega la Cgil di Genova e Liguria, in un comunicato. "Il nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori - prosegue il sindacato - ha lo scopo di garantire pari diritti a tutto il mondo del lavoro, oggi profondamente diviso da leggi che separano il pubblico dal privato, gli autonomi dai subordinati, superando tutte le disuguaglianze. Oggi la separazione tra garantiti e non garantiti assume tante sfumature. La contrattazione inclusiva può avvicinare condizioni diverse e trovare risposte ai bisogni di chi lavora,ma ci sono diritti soggettivi che vanno resi universali ed indisponibili alle deroghe e soprattutto estesi a tutti. Ci vuole quindi una “Carta” fatta di principi di rango costituzionale affinchè, come fu per la legge 300/70 (Statuto dei lavoratori), la “Costituzione entri nei luoghi di lavoro, riconoscendo diritti a chi ne è escluso”":

Per questi motivi, la Camera del Lavoro di Genova "darà vita ad una mobilitazione straordinaria di assemblee sui posti di lavoro e nelle leghe del sindacato pensionati per portare il più possibile a conoscenza gli iscritti (e a chi vorrà partecipare) sui contenuti e sul significato della proposta. Le assemblee si terranno fino al 19 marzo", conclude.