Avviare da subito un pieno confronto sul percorso di unificazione dei consorzi di bonifica Ledra-Tagliamento e della Bassa Friulana. Lo chiedono le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil Udine, in vista della costituzione del Consorzio Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, prevista per il prossimo anno.

I sindacati, che negli scorsi mesi hanno già sollecitato a più riprese all’apertura di un tavolo sia i vertici dei due enti sia la Regione, chiamata a «un indispensabile ruolo di supervisione sul percorso di unificazione», chiedono di intervenire sulle «inevitabili lacune che potrebbero verificarsi durante il periodo di transizione e primo impianto». In particolare, per le categorie, si tratta di gestire piani di organizzazione variabili diversi, accordi sindacali in essere o in scadenza non uniformi r tutte quelle iniziative necessarie per poter garantire un servizio integrato sul territorio che farà capo al nuovo consorzio.

«Il confronto su tali materie – sostengono le segreterie provinciali Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil – è importante non solo per garantire la continuità e l’efficienza del servizio sul territorio, ma anche per assicurare il mantenimento di quanto fin d’ora acquisito dai lavoratori sul piano dei diritti sindacali con la contrattazione di 2° livello. È pertanto inopportuno e destabilizzante che in questa fase di transizione le relazioni sindacali vengano messe arbitrariamente in secondo piano, rinviandole a un secondo momento, e che alcune scelte sull’organizzazione del lavoro e sull’inquadramento futuro del personale, come è già successo, avvengano attraverso atti deliberativi ingiustificati».

Da qui la rinnocvata richiesta di «affrontare in modo trasparente e senza sorprese, e con il contributo dell’amministrazione regionale, questo passaggio fondamentale verso la nascita del nuovo Consorzio Pianura Friulana, ente chiamato dalla stessa Regione ad un ruolo ancora più incisivo di tutela del nostro territorio». Tutto questo, concludono i sindacati, «in linea con l’avvio delle trattative sul nuovo contratto nazionale di categoria, che deve essere un’occasione per ribadire come il rafforzamento del ruolo strategico e dell’efficienza dei consorzi debba passare attraverso lo sviluppo delle relazioni sindacali e la valorizzazione delle professionalità dei lavoratori».