Nella giornata di oggi alla Franco Tosi di Legnano ci sono state le assemblee per discutere della difficile situazione in cui si trova l’azienda. Durante gli incontri i lavoratori hanno deciso di scrivere una lettera al ministro dello Sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, per chiedergli un incontro e un intervento urgente. Nei due turni diurni sono stati 400 i lavoratori (su un totale di 450) che hanno firmato. Mancano ancora le firme dei lavoratori che si riuniranno in assemblea per il turno notturno.

"Durante le assemblee – dice Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia e responsabile Fiom della Franco Tosi – è emersa una forte preoccupazione per quel che riguarda le prospettive dei posti di lavoro. E si sono valutate le diverse iniziative da intraprendere dal punto di vista sindacale. Per i lavoratori è inaccettabile che l’azienda venga chiusa a causa dell’intransigenza di Equitalia e dell’indisponibilità del sistema bancario italiano nel sostenere l’iniziativa industriale di Franco Tosi”.

L'azienda, infatti, ha un pesante debito di 43 milioni di euro con Equitalia, che toglie risorse fondamentali all'attività industriale e che toglie la possibilità di fare nuove offerte nei confronti dei clienti.

"Oltre alla sollecitazione del ministro da parte dei lavoratori – aggiunge Rota –, è necessario che da parte della Franco Tosi vengano prese misure urgenti. Non solo l'emissione di liquidità: l’azienda dovrebbe valutare la messa a disposizione del patrimonio, come ad esempio le aree circostanti. A questo punto è davvero necessario l’intervento di tutte le istituzioni nei confronti del governo che non possono limitarsi a esprimere solidarietà ai lavoratori. invece, devono adoperarsi per aprire un tavolo operativo con l’interesse del ministro Passera, come in queste ore stanno chiedendo i lavoratori”.