Venerdì scorso la Giunta lombarda ha approvato la delibera di bilancio 2013, in cui è stato inserito il trasferimento di funzioni e attività in materia di servizi al territorio (l’ex genio civile) all’Ersaf: per ora, 61 i lavoratori coinvolti nel passaggio.
 
“È grave che un tema così importante e complesso, come quello delle funzioni sia stato inserito nel bilancio, e ancora più grave che non vi sia stato un preventivo confronto con le organizzazioni sindacali” dichiara Mavì Gardella, segretaria della Funzione pubblica Cgil regionale. È invece arrivata l’informativa – a smentire le “virtuosità” di bilancio tanto dichiarate dal Presidente Formigoni – sul contenimento della spesa del personale e la rideterminazione degli organici. Tradotto: da 3.000 a 2.750 dipendenti per il comparto e da 240 (in servizio effettivo 219) a 200 i dirigenti.

“Se dovessero essere confermate le prime indiscrezioni, infatti, ci troveremmo di fronte a tagli per oltre duecento posti di lavoro, giustificati maldestramente con la volontà di mantenere il valore del buono pasto a 9 euro invece che a 7, come previsto dalla spending review. Formigoni detta provvedimenti alla Giunta che si insedierà dopo le prossime elezioni. Gli effetti, infatti, scatteranno con la prossima legislatura regionale”, denuncia Gardella.
 
Il provvedimento si completa con il pensionamento d'ufficio dal 1° gennaio 2013 di quanti avranno i requisiti secondo le norme vigenti. “A discapito dei lavoratori e dei servizi – afferma Florindo Oliverio, segretario generale della categoria regionale – il presidente della Giunta lombarda continua a fare il bello e il cattivo tempo su tutti. Impedisce il confronto democratico, sposta funzioni e competenze e con essi i lavoratori come fossero pacchi. Noi ci auguriamo che i soli pacchi che riuscirà a spostare da qui alle prossime elezioni saranno quelli con i suoi effetti personali. La Lombardia ha bisogno di aria nuova e i cittadini di servizi che ne garantiscano i diritti”.