"Uno studente di 17 anni di un istituto tecnico di Pistoia è rimasto coinvolto ieri in un brutto incidente durante le ore dedicate ad un progetto di alternanza scuola lavoro in un’officina meccanica di Prato. La conseguenza è stata la perdita della falange di un dito della mano. Per l’ennesima volta le discussioni sull’utilità dell’alternanza si intrecciano con vicende nelle quali gli studenti sono semplicemente sfruttati in prestazioni gratuite prive di qualsiasi intenzionalità educativa o, addirittura, coinvolti in veri e propri incidenti 'sul lavoro'". Lo afferma la Flc Cgil, in una nota.

"Abbiamo più volte detto che l’alternanza è una metodologia didattica, che le ragazze e i ragazzi in alternanza mantengono lo status di studentesse e studenti, che è ineludibile la coerenza dei percorsi in alternanza con il profilo educativo dell’indirizzo di studio - spiega il sindacato -. Le parole però non sono più sufficienti. È necessario prendere atto che l’alternanza così come è stata riordinata dalla legge 107/15 non funziona e adottare le decisioni conseguenti: 'fermare le macchine', analizzare con accuratezza quello che è avvenuto nelle scuole, rinviare l’applicazione delle norme sugli esami di stato e alternanza, coinvolgere le scuole in un processo condiviso di nuova regolamentazione dei percorsi integrati con i contesti esterni alle istituzioni scolastiche". La sigla di categoria infine esprime profonda solidarietà al ragazzo ferito e alla sua famiglia.