Si è concluso il convegno indetto dalla Flc Cgil su professionalità docente e contratto. "Dopo otto anni di mancato rinnovo, ci avviciniamo finalmente all’avvio delle trattative per il nuovo contratto nazionale di lavoro dei lavoratori pubblici e quindi anche del nuovo comparto istruzione e ricerca. Proprio per questo, abbiamo riunito studiosi e contrattualisti della scuola, associazioni di categoria, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli e, naturalmente, i protagonisti di questa stagione contrattuale: i lavoratori della scuola". Così la Flc in un comunicato.

"Si registra un complessivo cambio di clima dopo anni di denigrazioni e delegittimazione del ruolo e della professione docente, anni che hanno fatto male al Paese e hanno resi inefficienti i servizi. Adesso i lavoratori pubblici possono riprendersi lo spazio che meritano con un contratto che deve riportare in primo piano un’idea di scuola della Costituzione, che abbandoni la logica aziendalistica e restituisca dignità ai lavoratori. Il contratto dovrà ristabilire un giusto equilibrio tra legge e contrattazione, riportando nel suo alveo tutte le materie sottrattegli in questi anni e dovrà farlo rispettando la specificità e l’autonomia della scuola, in quanto comunità educante", prosegue la nota.

"I punti cardine della nostra proposta sono i seguenti: riappropriazione contrattuale dei temi inerenti la valorizzazione professionale. Principio che vale per docenti, dirigenti, Ata e educatori. Superamento di impostazioni premiali demagogiche e autoritarie. Valorizzazione del ruolo collegiale. Stanziamento di risorse aggiuntive oltre gli 85 euro. Inclusività per dare pari dignità al lavoro precario. Tutto ciò, in netta controtendenza con l’idea della scuola  della separazione e della frammentazione di cui è portatrice la legge 107/15, una legge sbagliata in radice", specifica il sindacato.

"Il rinnovo del contratto riguarda tutti, perché il miglior investimento che possiamo fare è quello in conoscenza. Adesso, la nostra urgenza è sederci il prima possibile al tavolo di contrattazione e portare a casa questo risultato: un nuovo ccnl, democratico e inclusivo, che restituisca valore e dignità a una professione fondamentale per lo sviluppo del Paese", conclude la Flc.