La Fiom Cgil Roma Sud-Pomezia-Castelli esprime grande preoccupazione riguardo all’annuncio, a opera della Selex ES, della chiusura entro l’anno dello stabilimento ex Selex Galileo di Pomezia. “La chiusura – spiega una nota sindacale - rientrerebbe nella riorganizzazione avviata a livello nazionale dalla Selex ES che riunisce Selex Galileo, Selex Elsag e Selex Sistemi integrati, aziende del gruppo Finmeccanica operanti nel settore dell'elettronica per la difesa e la sicurezza”.

Attualmente nel sito di Pomezia lavorano circa 460 addetti che probabilmente saranno trasferiti in altri siti fra Pomezia, Roma e Latina, mentre per 75 di essi sarebbe prevista la possibilità di una mobilità su base volontaria. “Ma insieme al problema occupazionale – continua il comunicato - bisogna sottolineare l’impoverimento industriale che il territorio di Pomezia sta vivendo, con la perdita di importanti aziende e stabilimenti, anche fra i comparti della farmaceutica e dell’elettronica, finora poli di eccellenza e qualificanti per il territorio. Sembra poi incomprensibile la chiusura dello stabilimento ex Galileo, uno dei più efficienti, che vanta parametri di produzione e attività completamente in linea con gli obiettivi generali fissati dal gruppo”.