I lavoratori del subappalto di Zanardo trasporti, che operano presso il cantiere dell'Ulssl 12, sito negli ospedali dell'Angelo a Mestre e SS. Giovanni e Paolo a Venezia, incrociano le braccia tutta la giornata di domani, martedì 10 marzo.

"Per l'ennesima volta – denuncia la Filt di Venezia – la ditta interessata ha utilizzato la cassa integrazione in deroga in maniera selvaggia, calpestando i minimi criteri di rotazione previsti per legge; in più, penalizzando sempre gli stessi lavoratori, tra cui anche il nostro Rsa e l'unica lavoratrice donna all'interno degli impianti".

"Oltre a ciò – sostiene il sindacato dei trasporti della Cgil –, i lavoratori, che riforniscono tutti gli ospedali, sia della terraferma che della laguna, di svariati materiali, dal filo di sutura, alla valvola cardiaca passando per le flebo, vengono costretti a salari da fame: circa 600 euro mensili per persone assunte a tempo indeterminato, che operano 8 ore al giorno".

"A causa della cig in deroga, utilizzata in modo non consono – aggiunge la Filt veneziana –, riscontriamo dei disservizi nell'esercizio stesso, a discapito anche nella sicurezza dei trasporti e nella puntualità dell'esecuzione. Inoltre, pare strano, ma da quando la ditta Zanardo ha preso in mano l'appalto, anzi l'affidamento in emergenza che dura ormai da un anno, vengono richieste continue economie sempre ai soliti lavoratori, a danno del servizio pubblico che paghiamo con i soldi delle nostre tasse".

"Non vorremmo che – prosegue il sindacato –, alla fine, dando l'illusione ai cittadini di risparmiare con gli appalti e i subappalti, il costo della filiera fosse più alto di quel che si sarebbe sostenuto per la collettività facendo in primis il lavoro, magari non pagando dei 'managers intermedi', che non hanno altro scopo se non aumentare i costi a sproposito".

"In tal senso, sosteniamo la proposta di legge sugli appalti, che dovrebbe portare, una volta approvata, un po' di chiarezza anche nella sanità veneta. Per noi, e' importante non solo garantire il posto di lavoro dei lavoratori, ma preservare le maestranze, che stanno man mano scomparendo, per effetto di speculazioni atte ad ingrassare le tasche di qualche imprenditore senza scrupoli", conclude la Filt locale.