In vista dello sciopero nazionale di un’ora del 7 novembre, proclamato da Fillea, Filca e Feneal per dire "basta alle morti sul lavoro", si sono incontrati il presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano, e le segreterie nazionali dei sindacati di categoria. Nel corso dell'incontro, si sono evidenziate le problematiche della sicurezza sul lavoro, l'aumento delle malattie professionali e degli incidenti mortali, soprattutto tra gli edili over 60, e la necessità di un intervento sulle pensioni in grado di cogliere la specifica condizione dell'edilizia. Gli interventi relativi all'anticipo pensionistico (Ape) e l'inclusione del lavoro degli operai dell'edilizia nelle mansioni "gravose", che sono contenuti nel verbale sottoscritto dalle organizzazioni sindacali con il Governo, vanno nella giusta direzione. Occorre però considerare la discontinuità del lavoro e delle carriere previdenziali, tipica del settore, legata ai periodi di disoccupazione che sono ricorrenti, oltreché l’esigenza di coordinare lo strumento dell’Ape agevolata con quanto già previsto per altre fattispecie, come per esempio i lavori usuranti. Su tale valutazione, si è registrata una convergenza di opinioni, anche utile al fine di migliorare la normativa previdenziale che verrà inserita nella legge di Bilancio.