Due decessi, nel giro di poche ore hanno colpito la Campania: mentre a Cava de’ Tirreni moriva Lucia Maiorano; all’altro capo della regione, a Bellona, nel casertano, si consumava già la tragica fine di un’altra donna, Anna Carusone, entrambe per mano del marito.

"Non ci sono ragioni sufficienti a spiegare atti tanto efferati e crudeli che lacerano la società nel profondo. E non bastano, è evidente, le iniziative finora messe in campo per contrastare un fenomeno tanto diffuso da essere radicato nella quotidianità di troppe donne". Questo il commento della Cgil Campania. Il sindacato "è in prima linea nel contrasto alla violenza in tutte le sue forme e in tutti i luoghi. Rafforzeremo le nostre iniziative per sradicare un fenomeno disumano e continueremo a lavorare con tutte le forze in campo per frenare una strage che deve avere fine. Ne hanno diritto tutte le donne", si legge in una nota della confederazione campana.

"Per farlo - prosegue la Cgil - è necessario l’impegno di tutti: a partire da quei soggetti attivi nella lotta ai femminicidi e alla violenza di genere. È altresì prioritario l’insediamento di una task force regionale in grado di elaborare una strategie complessiva e di mettere in campo azioni utili a liberare le donne dalla paura e dal rischio di subire violenza".

“Come tutti siamo sconvolti da quello che è successo nelle ultime ore a Bellona”. Così Camilla Bernabei, segretaria generale della Cgil di Caserta, interviene sul pomeriggio di follia che ha portato alla morte di due persone e al ferimento di altre cinque nel centro del casertano. “Femminicidio, follia pura, frequentazione di ambienti pseudopolitici che istigano all’odio e alla violenza; sono svariate le connotazioni di questa tragedia, che rappresentano quello che stiamo denunciando da tempo, un clima generale di tensione, di rabbia, di violenza pronta a degenerare ed esplodere in qualsiasi momento. E che non si riesca a fare adeguata prevenzione, ad intervenire per tempo, è un fatto ancora più grave. Apprendiamo dalla stampa che l’omicida-suicida aveva già subito precedenti denunce, che delineavano senz’altro una situazione già preoccupante.

“Abbiamo bisogno con urgenza di interventi normativi e sociali, che consentano di prevenire e intervenire adeguatamente prima che la il dramma avvenga”, conclude Bernabei.