Questa mattina la Fiom ha inviato alle direzioni aziendali di Fca e Cnh una lettera che riassume la sua proposta di negoziazione. “Con la presente – scrive il sindacato delle tute blu della Cgil –, siamo a far rilevare alla direzione aziendale che, non essendo nostra la richiesta di tenere tavoli negoziali separati, riteniamo indispensabile, per corrette relazioni industriali, che il gruppo non proceda con iniziative che precludano preventivamente il confronto con un'intesa da cui sia esclusa la Fiom. I singoli punti che proponiamo al negoziato con la direzione aziendale hanno il consenso diretto delle lavoratrici e dei lavoratori, visto che sono state oggetto di assemblee e di una prima stesura con la presentazione della 'carta rivendicativa'. Nello specifico, riportiamo alcune proposte, già oggetto di confronto".

Relazioni sindacali
La Fiom è "per l'avvio di un confronto con la direzione utile far cessare un regime di informazioni non paritario né contestuale con tutti i sindacati. Pertanto, le convocazioni al negoziato su tutte le materie, organizzazione e condizioni di lavoro, piano industriale, parti normative e salariali, debbono essere unitarie. Nel contempo, va garantito il riconoscimento di pari dignità e agibilità per tutte le sigle e le Rsa presenti in fabbrica".

Investimenti e occupazione
La Fiom valuta "la necessità, anche alla luce dell'andamento complessivo del mercato e dei rispettivi volumi produttivi, di incontri di confronto nazionali e per singoli stabilimenti, anche attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni, per rilanciare i settori dove insistono le produzioni di Fca e Cnh, attraverso un piano di investimenti pubblico e privato. Presupposto fondamentale per il rilancio, è l'innovazione di prodotto, in particolare investendo su motori e mezzi che riducano l'impatto ecologico e favoriscano una mobilità o mezzi di lavoro sempre più sicuri ed efficienti". La Fiom, "vista la ristrutturazione che nei vari settori è intervenuta negli anni passati ritiene indispensabile un tavolo comune per rilanciare la sfida sul futuro partendo dal rientro al lavoro di tutte le maestranze nei singoli stabilimenti e puntare su un aumento dell'occupazione stabile che garantisca il diritto al lavoro a tempo indeterminato".

Orario di lavoro
La Fiom, "vista la condizione di minore o maggiore utilizzo dei singoli stabilimenti, derivante dai volumi produttivi e dalla saturazione degli impianti, fermo restando il ritorno al lavoro di tutti i lavoratori, ad oggi sottoposti ad ammortizzatori sociali nei singoli stabilimenti, siamo per proporre strumenti che: in caso di calo dei volumi, per garantire il mantenimento dell'occupazione, occorre una piena rotazione a parità di mansione, la formazione retribuita e un'integrazione salariale maggiore, e tra gli ammortizzatori sociali disponibili, va privilegiato l'uso del contratto di solidarietà; in caso di necessità di un maggiore utilizzo degli impianti, rispetto alla turnistica vigente nel singolo stabilimento, l'obbiettivo può essere raggiunto attraverso un aumento dell'occupazione e una riduzione dell'orario di lavoro, e comunque non senza un negoziato con tutta la Rsa e il voto referendario delle lavoratrici e dei lavoratori".

Condizioni di lavoro
La Fiom "ritiene indispensabile il ripristino delle pause, dove soppresse, e una verifica dei ritmi e dei carichi di lavoro, a partire dalle condizioni di maggiore criticità, rilevate da Rls e Rsa, per trovare le soluzioni utili a garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Inoltre, visto il numero crescente di addetti con ridotte capacità lavorative, è fondamentale che le parti aprano un confronto, utile a garantire postazioni di lavoro compatibili, e ad attivare tutte le azioni di prevenzione".

Retribuzione e premialità
La Fiom "conferma la necessità di un negoziato che non possa prescindere dagli aumenti in 'paga base', visto che, ad oggi, i minimi tabellari del contratto di categoria sono superiori a quelli erogati dalla direzione aziendale.
Su questo punto, siamo disponibili a un incontro in sede tecnica preliminare a quello fissato per il 4 giugno". La Fiom "valuta positivamente la negoziazione di un sistema premiale e conferma la propria disponibilità a negoziare con la direzione aziendale il sistema di calcolo ed erogazione, gli obiettivi che dovranno essere condivisi e verificabili tra le parti".

Trattamento di malattia
La Fiom "conferma la richiesta di un miglioramento delle condizioni odierne del trattamento di malattia".

"I titoli elencati sono le proposte per l'avvio di un negoziato tra tutte le parti che, in caso d'ipotesi d'accordo, sarà sottoposta al voto delle lavoratrici e dei lavoratori”, conclude il sindacato.