Si è tenuto oggi, 5 febbraio, il primo incontro delle organizzazioni sindacali con la Mgs supermercati, appartenente alla Coop Cia, la società di soci Conad che dal 10 febbraio gestirà l’ex Auchan di Curno (Bergamo). È stato confermato il mantenimento di tutti i 290 posti di lavoro attuali; dunque, non ci saranno esuberi. Ai dipendenti verrà applicato il contratto terziario della distribuzione e dei servizi Confesercenti. La nuova proprietà ha anche espresso la volontà di mantenere le metrature attuali, cioè 11.000 metri quadrati. Il punto vendita verrà chiuso dal 9 al 15 febbraio per una settimana, per consentire di approntare il nuovo marchio.

Una novità riguarda il progetto di affiliazione commerciale con Unieuro, presente anch'essa oggi all'incontro, che prevede la collocazione di una metratura specifica all’interno del negozio. Ai lavoratori ex Auchan, che hanno già esperienza nel settore della vendita di elettrodomestici (una decina persone), potrebbe essere chiesta la disponibilità di passare alle dipendenze di Unieuro, mantenendo le medesime condizioni contrattuali, ma con l’aggiunta dell’applicazione dell’integrativo presente in Unieuro. Inoltre, Conad s'impegna a reintegrare i dipendenti, nel caso la società di elettronica rivedesse la propria posizione nel punto vendita.

“All’interno del complesso panorama del passaggio di Auchan a Conad, abbiamo ricevuto buone notizie rispetto al punto vendita di Curno. Se in altri negozi e nella stessa sede abbiamo avuto notizia di esuberi, apprendiamo oggi che i 290 rapporti di lavoro dell’ipermercato non sono a rischio – dicono Giuseppe Errico, Filcams, Monica Olivari, Fisascat, e Andrea Minali Uiltucs Bergamo. “Possiamo confermare ai lavoratori, molti dei quali con anzianità pluridecennale in Auchan, che le loro condizioni lavorative e contrattuali proseguiranno invariate. In questa complessa vicenda, rimangono ancora sul nostro territorio posizioni di lavoratori del gruppo a rischio”.

“Storicamente, il punto vendita di Curno ha sempre presentato risultati economici interessanti e più alti rispetto alla media di Auchan. Per questo, auspichiamo che un nuovo investimento possa portare a migliorare ancora i risultati, garantendo quindi una tenuta occupazionale – proseguono i tre dirigenti sindacali –. Il nostro compito continua, mantenendo comunque alta l’attenzione sul futuro, specie per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro e tutte le dinamiche che si possono generare in un cambio complesso di proprietà”.