“Questo è il Governo delle doppie verità: quando si tratta di tagliare diritti il risparmio è 'sempre poco'; quando si tratta di ripristinarli, riparando gli errori commessi, la spesa è sempre insostenibile”. È quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, in merito alla parole di oggi del ministro del Lavoro, Elsa Fornero.

Il ministro del Welfare –  afferma la dirigente sindacale – dice di non poter sapere quanti sono i lavoratori e le lavoratrici che nel corso del 2013 e 2014 rimarranno senza salario e senza pensione. Bisogna allora che chieda alla Ragioneria dello Stato e all’Inps come vengono fatti i calcoli in base ai quali si dice che la salvaguardia avrebbe costi esorbitanti”.

Inoltre, prosegue Lamonica, “non c’è bisogno di nessun lanternino ed è inaccettabile che un ministro della Repubblica voglia ragionare per 'casi'. Auspichiamo che nell’incontro annunciato con la commissione Lavoro si definiscano, al contrario, le norme generali di tutela che ristabiliscano il diritto, e non qualche residuale concessione, sapendo che le risorse potranno essere reperite anche gradualmente negli anni successivi. Le norme specifiche sugli esodati, previste nel disegno di legge dalla commissione Lavoro, le uniche di cui il sindacato ha discusso, rispondono a questa esigenza e possono essere la base di una vera discussione che tolgano finalmente di mezzo la propaganda, l’approssimazione e soprattutto le menzogne”, conclude il segretario confederale Cgil.