Domani, 20 aprile, si terrà il primo sciopero dei dipendenti Ericsson, per 350 dei quali l’azienda ha chiesto le procedure di licenziamento. Lo sciopero è indetto unitariamente da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl tlc. Lo sciopero sarà accompagnato da vari presìdi, organizzati nelle città, dove sono presenti sedi aziendali: Roma, Genova, Napoli e Palermo.

"Pensare di governare la trasformazione pur necessaria di un’azienda, a seguito anche della perdita di alcune commesse, a colpi di licenziamenti collettivi non è solo inaccettabile, ma improponibile - commenta in una nota la segreteria nazionale Slc Cgil - soprattutto se questo avviene in una grande multinazionale che opera in un settore ad alto valore aggiunto e comunque in forte espansione, in un Paese che rappresenta il quarto fatturato al mondo della compagnia stessa, presente in Italia da oltre 100 anni".

"Al di là dello sciopero di domani – prosegue il comunicato –, i sindacati avvieranno una ricognizione con le istituzioni locali (Regioni e Comuni, ci sono realtà che rischiano di sparire, com'è già successo a Pisa), e si rinnoverà la richiesta al ministero dello Sviluppo economico per un coinvolgimento dello stesso dicastero, che non può non tener conto del fatto che parti importanti della produzione, ricerca e sviluppo nel settore delle tlc creano ricchezza e occupazione altrove mentre in Italia licenziano".