“Prevedere una graduale diminuzione degli incentivi per il fotovoltaico e le energie rinnovabili è una cosa giusta, ma la proposta contenuta nel decreto all’esame della conferenza delle Regioni – se venisse approvata così – di fatto porterebbe un taglio del 35 % degli incentivi, mettendo a serio rischio l’intero settore”. Lo sostiene Antonio Filippi, responsabile settore energia della Cgil nazionale. Che prosegue: “Nel decreto è prevista inoltre l’eliminazione degli incentivi premianti per facilitare l’utilizzo delle componenti prodotte in Europa e quindi in Italia, facilitando così la concorrenza extracomunitaria”.

In questo modo, a giudizio di Filippi, si mette in ginocchio tutta l’industria fotovoltaica italiana e non è neppure un caso che le imprese hanno già preannunciato la messa in cassa integrazione di centinaia di lavoratori”. Cgil, Cisl e Uil, preoccupate di quanto potrebbe accadere, hanno presentato unitariamente delle proposte di modifica del decreto alla Conferenza delle Regioni e chiesto un incontro con il presidente Vasco Errani e con l’assessore delegato all’energia, per cercare di porre rimedio a una situazione che potrebbe veramente mettere a serio rischio la tenuta occupazionale nel solo comparto produttivo che in questa crisi economica ha visto crescere l’occupazione, in particolare quella giovanile.