“Nessuna ripresa senza occupazione e sviluppo”: questo dice il Patto per il lavoro firmato a luglio in Emilia Romagna tra tutte le parti sociali. La Cgil ha anche fatto qualcosa in più: una consultazione molto ampia fra gli iscritti. “Si tratta di un aspetto molto importante – ha detto Vincenzo Colla, segretario generale della Cgil regionale nel suo intervento di questa mattina (23/9) su RadioArticolo1 –. Verranno coinvolte migliaia di persone tra pensionati e lavoratori pensionati e lavoratori. Queste persone si esprimeranno poi con un voto: è la prima volta che questo avviene su un patto regionale di questa portata. Si tratta di un impegno vincolante: nel momento in cui decidi gli obiettivi comuni e condividi soluzioni e ricette, ci si deve infatti impegnare per vederli realizzati e criticare se quelle scelte non vengono attuate”.
 

 

Tra i capitoli importante del Patto per il lavoro c’è anche quello della legalità, con la regione coinvolta da una serie di inchieste giudiziarie. “Su questo aspetto – ha detto Colla – abbiamo insistito molto. In regione avremo presto un processo, quello che riguarda Aemilia, che non ha precedenti in Italia”. La Cgil pensa che occorra avere “una legge regionale, un testo unico sui temi della legalità e degli appalti per riappropriarsi del controllo democratico e legale del territorio che è il vero terreno di scontro con le mafie. Ovviamente una legislazione sugli appalti per noi significa anche far ‘tornare i diritti’ negli appalti stessi e pensare a una nuova idea di cooperazione”.

Il sindacalista è poi, in chiusura, intervenuto su un altro tema molto forte in regione: quello del rapporto tra sindacato e politica: “In Emilia-Romagna – ha spiegato – la Cgil ha 820 mila iscritti: se non avessimo rapporti con le istituzione e con la politica dovrebbero essere i primi a preoccuparsi. Su un aspetto però non abbiamo dubbi: la nostra gente decide dove e come votare. Noi facciamo i sindacalisti e in questo ruolo dobbiamo portare a casa risultati adeguati. Per riuscirci dobbiamo contrattare con le istituzioni che sono espressione della politica. Il Patto è l’emblema di questa relazione”.