Sindacati e aziende del settore agricolo hanno sottoscritto un accordo per l’attivazione del fondo di intervento a favore delle popolazioni, dei lavoratori e del sistema produttivo della Regione Emilia-Romagna e delle province di Mantova e Rovigo duramente colpite dal terremoto”. Ne dà notizia in una nota la Flai Cgil sottolineando che si tratta di “un gesto concreto per sostenere le popolazioni e i sistemi produttivi dell’Emilia Romagna e delle provincie di Mantova e Rovigo, colpite dal terremoto dello scorso 20 maggio”.

“Nel fondo (aperto da Flai, Fai, Uila, Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Confederdia) andranno i contributi volontari dei lavoratori pari ad un’ora di lavoro e un contributo equivalente verrà dato dalle imprese. La raccolta dei fondi terminerà entro il mese di dicembre e le risorse raccolte saranno destinate ad interventi a sostegno della popolazione e del sistema produttivo agricolo, garantendo la certezza della destinazione e una rapida utilizzazione delle risorse”.

E ha ricevuto il via libera il bando, rivolto alle piccole e medie imprese, per accedere ai fondi regionali per il sostegno alla localizzazione, anche temporanea, delle attività economiche nelle zone colpite dal recente terremoto. Il bando mette a disposizione delle province di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara 10 milioni di euro, uno dei quali riservato ai Comuni per l’allestimento delle aree. Le richieste dovranno essere presentate entro il 15 settembre, con l’individuazione di aree e strutture destinate ad ospitare temporaneamente le attività.

Nel mondo della scuola, invece, scoppia la polemica sulla riapertura degli istituti nelle zone terremotate, il prossimo anno accademico. È il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, a chiedere: “Che fine hanno fatto i mille posti docenti e Ata per le zone colpite dal sisma?”. “Chiediamo al governo e al ministro dell’Istruzione – aggiunge Pantaleo - di dare una risposta a questa semplice domanda. Dopo le promesse e le dichiarazioni dei mesi scorsi, a oggi - osserva il sindacalista - ancora non c’è certezza delle risorse per garantire un sereno e ordinato avvio dell’anno scolastico alle scuole di Emilia, Veneto e Lombardia colpite dal sisma”. La Flc-Cgil chiede con forza che nei prossimi giorni “si verifichino tutte le possibilità e si dia un segnale concreto di attenzione”. “Le promesse - conclude Pantaleo - non bastano più, si passi ai fatti”.