La Elident di Osmannoro a Sesto Fiorentino ha licenziato un lavoratore con un sms. "Non è la prima volta che un datore di lavoro licenzia con un sms, ma ogni volta questa azione grida vendetta - si legge in una nota della Filcams Cgil di Firenze - Una volta c’era il licenziamento ad nutum, con un cenno del capo, ma da allora in tema di diritti si sono fatti passi avanti. Un sms che ti comunica il tuo licenziamento è peggiore di un cenno di capo, almeno in quel caso vedevi in faccia che lo faceva".

La Filcams Cgil sottolinea poi "l’umiliazione inferta al giovane lavoratore, cui è stato negato l’ingresso nel luogo dove solo poche ore prima prestava la propria opera ed è stato scortato mentre raccoglieva i suoi effetti personali". Simone Rasero - questo il nome del lavoratore - 30 anni, aveva, secondo il sindacato, "tutto il diritto di sapere il perché del suo licenziamento e di leggerlo su una raccomandata, per questo ha fatto bene a presentarsi regolarmente al lavoro il giorno dopo l’arrivo del messaggino. E’ stato accolto dai rappresentanti sindacali, ma ‘cacciato’ dall’azienda, dopo non poche resistenze è stato scortato, come abbiamo già detto, all’interno perché raccogliesse i suoi effetti personali che erano nell’armadietto".

La Elident, oltre 20 dipendenti, tratta prodotti odontoiatrici. "Una fabbrica in buona salute - scrive ancora il sindacato - dove proprietà e management si atteggiano a padroni delle ferriere e invece di valorizzare il personale colgono ogni occasione per umiliarlo. Questo è il caso di Simone, che è stato licenziato adducendo a giustificato motivo oggettivo la riorganizzazione aziendale. Nessuno sa quale. E’ stato preso un capannone più grosso, e molto probabilmente, al momento del trasferimento occorrerà più personale. Siamo curiosi di sapere le spiegazioni che ci verranno fornite, perché noi, questo ragazzo lo sosterremo fino in fondo", conclude la Filcams Cgil.