Federica Di Rosa, Elisa Roson
TRA LA SAPADA E IL MURO
Storie di vittime e di eroi del lavoro pubblico del nostro tempo - 8 atti unici + 1
Cos’è il lavoro pubblico nel nostro paese? Come lo conoscono i cittadini? E i lavoratori dei servizi pubblici come si vivono, quale rapporto hanno con il proprio lavoro, quale ruolo immaginano nella società? I lavoratori pubblici si sentono costretti tra la spada di cittadini arrabbiati nei confronti di istituzioni avvertite come ostili, da una parte, e dall’altra la sordità e il muro della dirigenza e della politica. Le autrici compiono un viaggio attraverso il lavoro pubblico incontrando operatori ecologici, agenti di polizia penitenziaria, infermieri e medici, cancellieri di tribunali e vigili del fuoco, educatrici di asili nido e impiegati dello sportello di un ufficio immigrati. Questi si sono raccontati con autoironia ma anche con una grande capacità critica sul proprio lavorare e sul funzionamento della macchina pubblica che costringe il lavoratore a diventare un funambolo che si muove continuamente su una linea sottile, in bilico tra le richieste del pubblico e la legge.

SeNonOraQuando-Factory
IN CONTROPIEDE
Le donne rileggono la Costituzione
Il 31 ottobre 2014 le donne di SeNonOraQuando-Factory avviano un dibattito pubblico sulla Costituzione Italiana. L’idea è di Mariella Gramaglia. Alessandra Bocchetti, Giulia Bongiorno, Francesca Comencini, Marisa D’Amico, Michela Marzano, Lea Melandri, Luisa Muraro, Lidia Ravera rileggono il testo fondativo della nostra vita civile a partire da un nuovo punto prospettico: la vita delle donne. La Costituzione italiana è stata scritta quasi 70 anni fa. Da allora il Paese è cambiato, soprattutto le donne sono molto cambiate. «Non solo ricordiamo con commozione e deferenza le 21 pioniere che hanno contribuito a scriverla e sobbalziamo ogni volta che qualcuno parla di “padri costituenti”, ma pensiamo che, benché redatto da una schiacciante maggioranza di uomini, questo contratto ci riguardi, segni dei perimetri di diritto che ci stanno a cuore, che almeno parzialmente ci includono» (M. Gramaglia).

Massimiliano Nicoli
LE RISORSE UMANE
In che modo l’«umano» è diventato oggi la «risorsa» principale dell’economia capitalistica? Di che cosa è sintomo l’inflazione di questa nozione all’interno dei luoghi di lavoro e non solo? La nozione di risorsa umana è diventata centrale per definire la «forma-impresa» che caratterizza il capitalismo di stampo neoliberale. Attraverso una digressione che parte dalla disciplina di fabbrica novecentesca, Nicoli si sofferma sull’invenzione del management moderno e arriva fino a oggi sostenendo che la «risorsa umana», lungi dal segnalare l’avvento del lavoro infine umanizzato, è piuttosto il correlato di una tecnologia di potere che si situa all’incrocio fra il governo politico degli individui e l’organizzazione del lavoro. Ciò che sembra una nozione tecnica o neutrale proviene in realtà da un campo di conflitti e di lotte, e rappresenta l’esito attuale di una lunga storia di tentativi di addomesticare quella che Marx chiamava la «mano ribelle del lavoro».

Luigi Scorrano
LUDOVICO ARIOSTO
Prosegue la scoperta dei grandi classici attraverso la collana dedicata ai saperi di base "Fondamenti". Alla vigilia dei 500 anni dell’Orlando Furioso arriva un ritratto inedito e variegato che mostra le sfumature e le contraddizioni del grande Ariosto. In questo libro, basato su una precisa contestualizzazione della figura di Ariosto, si può finalmente apprezzare la concreta storicità dell’Orlando Furioso, il rapporto con le attività intellettuali e politiche dell'autore e infine la relazione con i grandi del suo tempo. Ne esce fuori un ritratto inedito e variegato. Ariosto vive la sua età con nostalgia e sofferenza e applica alla scrittura un approccio umile e non autoritario, come si può vedere anche dalla produzione minore, a cui finalmente viene data la giusta importanza.