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Elena Marisol Brandolini
CATALUNYA - ESPAÑA
Il difficile incastro
La grande manifestazione a Barcellona per l’indipendenza del l’11 settembre 2012 rappresenta uno spartiacque nella relazione tra la Catalogna e la Spagna. Un evento che segna l’avvio di un processo democratico e pacifico che mette in discussione l’attuale assetto statuale e fa i conti non solo con una forte e antica identità culturale, ma anche con la drammaticità della crisi economica, la qualità del modello sociale, la dimensione europea. Attraverso una serie di interviste a rappresentanti catalani del mondo della cultura, della politica, dell’associazionismo, delle istituzioni, e all’indomani delle elezioni catalane, emergono i desideri, le speranze, i dubbi, le preoccupazioni di un popolo che si sente nazione e che aspira a ridefinirsi nel rapporto con la Spagna e col resto d’Europa.
Gabriele Polo
AFFONDATA SUL LAVORO
L'Italia tra crisi e rabbia
Quello di Gabriele Polo è un viaggio nell’Italia del lavoro, taccuino in mano e occhio allenato alla realtà dei fatti. Polo racconta soprattutto storie di donne e uomini al lavoro, o da questo espulsi, che provano a resistere, a volte anche a immaginare un futuro positivo che possa offrire nuove occasioni. Affondata sul lavoro è il ritratto impietoso del paese visto nelle terre del benessere economico ora in declino, lacerate in profondità dal trionfo del liberismo in economia e del berlusconismo in politica; di un paese che nel celebrare i suoi 150 anni ha visto, in questa drammatica congiuntura politico-economica, riaffiorare tutti i nodi irrisolti della sua storia.
Luca Mariani
IL SILENZIO SUGLI INNOCENTI
Le stragi di Oslo e Utøya
Verità, bugie e omissioni su un massacro di socialisti
Norvegia, 22 luglio 2011, Anders Behring Breivik scatena l’inferno. Otto morti con un’autobomba a Oslo e 69 ragazzi laburisti uccisi uno a uno nell’isola di Utøya. Un’azione studiata per anni nei minimi dettagli con l’obiettivo di distruggere il Partito Laburista alla radice. Le motivazioni? L’odio contro gli immigrati e contro la politica multiculturalista. Nei media prima si avvalora a gran voce la pista islamica. Poi, quando emergono i fatti, gradualmente cala il silenzio sui giovani laburisti giustiziati per le loro idee. Breivik è finora l’unico condannato. Ma quali furono i suoi contatti? C’è in Europa una rete di estrema destra nazionalista, violenta e xenofoba? Chi la sostiene, chi la finanzia? Il libro si addentra nel mondo di chi vuole che gli immigrati tornino a casa loro. A qualsiasi costo.