"Noi pensiamo che si debba lavorare per uno sviluppo sostenibile che contenga una più equa distribuzione del reddito, della ricchezza e delle opportunità, che consenta ai lavoratori e ai cittadini di vivere in sicurezza e che avvii una decisa conversione del modello energetico anche per contrastare i cambiamenti climatici.

Va ripresa con forza l’iniziativa sull’equità fiscale, per battere l’evasione e l’elusione e premiare la fedeltà fiscale. La piattaforma unitaria sul fisco deve essere rilanciata e sostenuta con iniziative specifiche, in particolare rivendicando l’accentuazione del carattere progressivo dell’imposizione fiscale per permettere una redistribuzione del reddito a favore delle fasce più basse. Vanno corrette tutte le imposte che penalizzano l’occupazione e ridotto il cuneo fiscale e contributivo a partire dal lavoro più povero.

Va sviluppata e qualificata la contrattazione sociale territoriale preservando lo stato sociale universalistico come fattore fondamentale per l’affermazione delle tutele e l’esigibilità dei diritti, oltre che come fattore attivo per il superamento della crisi e per uno sviluppo di qualità cosi come indicato nell’iniziativa dell’11 marzo scorso.

Continueremo a  lavorare perché i rinnovi contrattuali, le piattaforme e gli accordi  siano coerenti con i principi della piattaforma unitaria di maggio e prevedano la validazione democratica da parte di tutti i lavoratori. Inoltre i nuovi contratti non potranno contenere il sistema di regole definito nelle intese separate. La sfida che lanciamo è quella della qualità della contrattazione nazionale e di secondo livello, per conquistare rinnovi che rispondano positivamente all’insieme dei problemi delle condizioni di lavoro.

Pensiamo a piattaforme che rivalutano il salario sulla base dell’inflazione realisticamente prevedibile, con la certezza del recupero degli eventuali scostamenti, al fine di tutelare il reddito dei lavoratori e per concorrere a sostenere la domanda interna.
Pensiamo ad un effettivo allargamento della contrattazione di secondo livello valorizzando l’autonomia e sollecitando la capacità di innovazione delle RSU. Va esclusa invece la destrutturazione dei contratti nazionali attraverso le deroghe. Pensiamo allo sviluppo delle tutele per i lavoratori precari e per quelli in cassa integrazione, affermando una effettiva riunificazione dei diritti di tutto il mondo del lavoro.

Sui temi della crisi
, delle risposte da dare sul territorio e sulle solidarietà da attivare è necessario un momento specifico di approfondimento che affidiamo all’Assemblea Nazionale delle Camere del Lavoro convocata per il 18 e 19 maggio.
La CGIL terrà entro il prossimo mese di giugno una Assemblea Programmatica per ricollocare in una cornice strategica, alla luce della crisi, la propria iniziativa e la griglia delle proprie priorità.

L’Assemblea Programmatica segnerà inoltre l’avvio della fase congressuale da definire formalmente con una specifica riunione del Comitato Direttivo da convocare entro il mese di luglio. Il Comitato Direttivo della Cgil, infine, impegna tutta l’organizzazione ed invita tutti i lavoratori, i giovani e i pensionati a partecipare  alle manifestazioni indette per il 25 aprile ed il prossimo Primo maggio".

(fine)